Silver di Kerstin Geir – la recensione

Dopo la colorata trilogia di Blue, Red e Green ritorna Kerstin Geir con una nuova trilogiaSilver”.

Un’altra saga che si rivolge ad un pubblico giovanile, anche in questo caso ci troviamo alle prese con un fantasy che esplora il mondo dei sogni, sogni che sembrano reali soprattutto per chi li vive. Una congrega segreta, una potenziale storia d’amore, una ragazzina che sogna. Ci addentriamo nei meandri di Silver.

Cover Silver di Kerstin Geir - la recensione

Silver: la trama

Liv Silver, insieme alla sorella Mia, si ritrovano ancora una volta a traslocare per seguire la madre che intrattiene una nuova relazione. Ma questo è solo il primo dei traslochi perchè la madre di Liv ne ha in mente un altro che porterà lei e sua sorella ad avere un nuovo fratellastro ed una nuova sorellastra. In tutto ciò, come se non bastasse la sorpresa, Liv inizia a fare degli strani sogni con misteriose porte, strani personaggi, una statua parlante e….Grayson, il nuovo misterioso fratellastro che partecipa a strani rituali occulti. Quel che è peggio è che che sia Grayson che i suoi amici sembrano far parte dello strambo mondo in cui Liv viene proiettata durante la notte.

Come riuscirà Liv a frequentare giorno dopo giorno, a scuola, gli abitanti dei suoi sogni? Cosa si nasconde dietro quell’onirico mondo reale? Perchè Liv è legata ai rituali della congrega di Grayson?

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Silver: commento

Silver di Kerstin Geir - la recensione

Ecco una nuova trilogia young adult: Silver. Ormai spuntano come i funghi, dopo Twilight, abbiamo visto Hunger Games, Divergent, Chrysalid ed un’altra quantità di scrittori che si sono cimentati con queste saghe fantasy dedicate ad un pubblico giovanile. Giovanile? Non sempre, visto che a quanto pare attirano anche quarantenni e non più giovanissimi. E’ il fascino del fantasy? Del intramontabile concetto di giovinezza? Ognuno dice la sua.

Silver è scritto con una prosa decisamente molto semplice, ed ha a suo favore il fatto di non avere un’eroina lagnosa/pignola/incapace o comunque vittima degli eventi. In Silver, Liv calamita l’attenzione: è spigliata, sarcastica, forse non molto acuta ma sicuramente migliore delle eroine che si son viste finora (di Katniss si può dire tutto, ma simpatica decisamente no). Non è bellissima, ama Sherlock Holmes, pratica Kun-fu e risulta decisamente simpatica.

Silver di Kerstin Geir il libro

Personaggi maschili poco degni di nota: sofisticati, bellissimi e dannati, inarrivabili, aspiranti Ken. Patetico.

Tuttavia la storia non ha un buon ritmo, i sogni sono ben costruiti ma appare ovvio da subito che vengano condivisi fra Liv e Grayson, più la congrega, fatto del quale la nostra eroina fatica a capacitarsi.

Se amate i fantasy young adult, Silver è il genere che fa per voi.

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2 risposte

  1. Speriamo sia meglio della prima trilogia. Letta e apprezzata solo come idea ma deludente come sviluppo specialmente alla fine. L’idea, quella dei sogni, è carina. Ma se il testo è debole come per la prima trilogia, allora, be’, niente da fare. adc

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