La monaca di Simonetta Agnello Hornby la recensione

La monaca di Simonetta Agnello Hornby come sempre una narrazione fluida

Simonetta Agnello Hornby ancora una volta ci prende per mano, nel suo romanzo “La monaca” e ci conduce sulle strade prima di Messina e poi di Napoli. Al centro delle vicende una nobile famiglia caduta in disgrazia, le figlie da maritare, un amore proibito, matrimoni combinati, feste e rivalità fra famiglie. Il tutto contornato dalle due città con i loro panorami, profumi e specialità culinarie, immancabili nei romanzi di Simonetta.

La monaca: la trama

Messina, 1839. A casa Padellani, prestigiosa famiglia siciliana con qualche difficoltà economica, si stanno tenendo i rituali festeggiamenti dell’Assunzione della Vergine, un’altra occasione per Donna Gesuela per vantare uno sfarzo che si va spegnendo. In casa, la salute dell’anziano maresciallo va peggiorando e vi sono tre figlie da maritare per cui bisogna combinare dei buoni matrimoni con misera dote, un’impresa non da poco per Donna Gesuela.

La monaca di Simonetta Agnello Hornby la copertina
La monaca di Simonetta Agnello Hornby

Fra le figlie vi è Agata, innamorata “in segreto” di Giacomo Lepre con cui intrattiene una relazione fatta di sguardi e bigliettini e che promette di sposarla. La famiglia Lepre è tutt’altro che d’accordo: Agata non ha una dote e loro esigono una nuora ricca…

Dopo un terremoto gli eventi precipitano: il maresciallo muore e Donna Gesuela si ritrova praticamente per strada con le figlie ancora da maritare. I parenti si dileguano ma Donna Gesuela è decisa a farsi aiutare e parte per Napoli. Qui Agata incontrerà il suo destino, Donna Gesuela ha dei piani tutti suoi per la famiglia, anche se sembra più per ripicca che per necessità prende una decisione. Agata viene inaspettatamente a sapere che farà la monaca, non la madre, non la lavoratrice, non la moglie ma la monaca.

Innamorata di Giacomo, Agata è presa dalla disperazione, eppure anche lei si troverà costretta a fare delle scelte che cambieranno per sempre il suo futuro. Agata entra in convento, ma questo è solo l’inizio.

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La monaca di Simonetta Agnello Hornby
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La monaca: la recensione

La monaca di Simonetta Agnello Hornby presenta come sempre una narrazione fluida, come se fosse Simonetta stessa la protagonista. Ricca di dettagli storici, di contestualizzazione, di descrizioni minuziose ma anche di sentimenti e d’intrighi che vengono orditi ora da questa famiglia, ora da quella, ora dalla madre ed ora dalla figlia. Un romanzo che ancora una volta ci svela i risvolti delle vite delle famiglie per bene napoletane e siciliane ma in questo caso anche della vita monacale: fatta di sospetti, rancori, silenzi, bugie ed alleanze sempre a discapito di qualcun altro. Nei rapporti che circondano Agata si nota molto veleno, molta falsità ma anche persone di buon cuore che pur facendo i loro interessi dimostrano una certa sensibilità.

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Donna Gesuela, vedova, con debiti e con figlie a carico è una donna forte, decisa, calcolatrice e tuttavia non esattamente un personaggio positivo, a parte qualche barlume di sensibilità sembra completamente rapita dalla questione del denaro e molto intenta nel tentare di accalappiare un nuovo marito.

Decisamente consigliato se avete apprezzato La zia marchesa e La Mennulara. Avete già letto La monaca? Vi è piaciuto?

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