Incidente ferroviario Andria: vista da uno degli avvocati della strage di Viareggio

L’avvocato Fabrizio Bartolini da anni impegnato quale legale di diverse parti civili nel processo per la Strage di Viareggio commenta in un’intervista, mutuando dalla sua esperienza processuale relativa al suddetto processo, i possibili sviluppi giudiziari legati alla tragedia dello scontro tra treni in Puglia.

Come sarà possibile ricostruire la dinamica dell’incidente e soprattutto addebitare la responsabilità agli autori del fatto?

Come ben ho appreso dalla Strage di Viareggio il luogo di un sinistro ferroviario è come il luogo del delitto. Ogni singolo elemento serve a ricostruire la dinamica dell’incidente. Inoltre saranno di aiuto le analisi delle scatole nere e le telecamere di videosorveglianza che potranno portare i periti anche a fare una ricostruzione al computer della dinamica del sinistro. Un elemento fondamentale per questo tipo di processo è l’ausilio di consulenti tecnici qualificati che le parti civili dovranno nominare così come è accaduto nella strage di Viareggio. In tale processo, ad oggi in fase di conclusione, quali difensore di parte civile unitamente agli altri colleghi abbiamo nominato sia ingegneri che consulenti volti a dare anche un quadro dell’organigramma societario del Gruppo FS. Un lavoro complesso che ha richiesto diversi anni ma che per alcuni aspetti potrebbe anche essere traslato nel processo di Puglia.

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Quali sono i reati commessi dagli indagati?

E’ prematuro dire quali possano essere i reati che verranno effettivamente contestati agli indagati nel procedimento. Sicuramente però il reato di disastro ferroviario colposo, lesioni e omicidio colposo saranno contestati dalla Procura incaricata. A Viareggio si è parlato molto di prescrizione ma ciò ha interessato solo alcuni reati minori quali il reato di incendio ( nel processo in Puglia assente) e il reato di lesioni. Quindi le vittime non debbono sicuramente temere una prescrizione per il reato di strage che è il vero caposaldo su cui si fonderà questo procedimento.

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Cosa può aver causato il disastro in Puglia?

Sicuramente a base di tutto vi è una responsabilità colposa. Ma limitarsi a questo sarebbe limitativo in quanto, ad esempio, per Viareggio la responsabilità riguarda anche scelte politico/aziendali in materia di sicurezza. Nella strage di Viareggio si è assistito a controlli non effettuati e ad una politica volta al risparmio da parte degli indagati ( almeno questo è quello di cui noi parti civili siamo convinti) che va oltre la mera responsabilità colposa.

La domanda che bisogna porsi è: potevano essere installati sui treni dei sistemi che avrebbero potuto evitare l’evento e rimediare all’errore umano?.

Per la Strage di Viareggio si è parlato molto spesso di rilevatori svio

Questi rilevatori avrebbe impedito l’evento in quanto il carro cisterna non si sarebbe ribaltato e quindi non sarebbe accaduto quello che ormai è noto a tutti.

La stessa domanda dobbiamo porci per la strage ferroviaria di Puglia perché se così fosse la responsabilità andrebbe oltre la mera colpa potendo ravvisarsi una colpa cosciente o addirittura una responsabilità dolosa.

Altro elemento su cui porre l’attenzione è quello della velocità.

Il tratto ferroviario che ricopre la distanza tra Andria e Corato è stato percorso ad una velocità di circa 100 km/h simile a quella che venne rilevata per la Strage di Viareggio ( 90 KM). Dopo il disastro vennero impartite disposizioni per ridurre la velocità a 50 km/h e tale argomento è stato affrontato compiutamente anche da un nostro perito in quanto elemento fondamentale per accertare la responsabilità anche su questo aspetto.

Probabilmente quindi anche in questo processo si andrà oltre l’errore umano implicando responsabilità a più alti livelli.

Quale legale di parte civile nel processo per la Strage di Viareggio e che ha seguito la vicenda sin dal suo inizio quali sviluppi si prospettano per il processo per la strage di Puglia?

Il processo per la Strage di Viareggio è stato molto complesso anche in quanto si entrava a contatto con un mondo nuovo tutto da scoprire. Sicuramente ciò che è stato ottenuto anche in termini di conoscenze in quel processo potrà aiutare anche coloro che saranno impegnati nel processo per la strage di Puglia.

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Si ricordi solo che al termine delle indagini preliminari il PM depositò ben 90.000 pagine di atti e che ad oggi i verbali di udienza superano le 150.000 pagine. Si capirà la complessità ma anche l’accuratezza con cui si dovrà svolgere il procedimento non tralasciando alcun aspetto.

Quello che debbo dire però è che l’ausilio delle parti civili e l’unione delle stesse nel processo per la Strage di Viareggio è stato un aiuto incommensurabile che ha portato al coordinamento con il lavoro svolto con la Procura di Lucca.

Come per Viareggio anche per la strage in Puglia emergeranno sicuramente nuovi provvedimenti per aumentare la sicurezza dei treni ma purtroppo a questi eventi non si può rimediare e non si può attendere che accadano per prendere precauzioni. Purtroppo però è quello che sta accadendo nel nostro Paese.

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