Indice dell'articolo
ToggleDevo dirlo, è un dato di fatto: la maggior parte dei film tratti dai libri di Stephen King sono stati dei flop pazzeschi.
Personalmente li ho visti quasi tutti e sono in grado di dire quanto valga la pena vederli o no. Alcuni sono apertamente schifati dallo stesso King.
La vera domanda è: perché? Ogni tanto un regista si sveglia e decide che sfornerà un film tratto da un libro di King ma la metà delle volte sarà una cavolata assurda. C’è di peggio: quelli che si ostinano a fare i remake. Carrie, ad esempio, ma anche Pet Sematary e poi c’è il caso It.
I remake trovo che siano peggiori, anche se spesso King non è d’accordo ma anzi li apprezza di più, comunque avremo modo di parlarne.
Film che Stephen King detesta personalmente
Ci sono diversi film tratti dai suoi libri che King detesta parecchio, il più famoso lo conosciamo tutti è Shining.
Shining fu girato nel 1980 da Stanley Kubrick e King lo reputa il peggiore di tutti i tempi. Del resto l’antipatia era reciproca, Kubrick non apprezzava affatto il romanzo. King non partecipò alla prima ed ebbe da ridire su tutto, soprattutto sull’attrice Wendy di cui lui non condivideva il carattere. I due non si parlarono per tanto tempo. La trama la sapete: scrittore diventa custode di un hotel, ed in pieno inverno ci si reca con tutta la famigliola. Ma l’hotel è infestato…
The Lawnmower Man “Il tagliaerbe”, questo potrebbe battere Shining: King fece causa al regista per fargli cambiare nome (tanto era brutto il film). Che poi in realtà si scoprì che non era esattamente tratto da un libro del re dell’horror. Trama: psicologo in crisi decide di usare la realtà virtuale per il suo giardiniere disabile. Non finisce bene.
Maximum Overdrive “Brivido“del 1986 è annoverato fra i peggiori film che King detesta. Qual è il guaio? E’ proprio King il regista. Autogol. Trama: una cometa attraversa il cielo, macchine e veicoli diventano senzienti e prendono di mira l’umanità. King si commentò da solo: “Sono stato impazzito durante tutta la sua produzione, e non sapevo davvero cosa stessi facendo”.
I peggiori film flop tratti dai romanzi di Stephen King
Apriamo con I Langolieri (1995), miniserie in due parti. Tratto da un racconto che si trova nel romanzo antologico Quattro dopo mezzanotte. Il film non gli rende giustizia: trama troppo complessa e quindi difficile da riportare sullo schermo. In breve: un aereo parte, i passeggeri si addormentano ed un gruppo al risveglio si accorge che gli altri sono spariti. Cos’è successo?
Proseguiamo con i vampiri di The night flier (1997) meno noto de Le notti di Salem. Budget penoso, poco riuscito, trama debole e attori scialbi.
Personalmente il più ridicolo è Christine (1983). Sciocco e decisamente sotto tono. Ma non doveva essere un film horror? Stravolta la storia della Plymouth Fury del 1958 infestata che nel film diventa una macchia sullo sfondo anziché esser la protagonista. Pessimo.
Uno dei peggiori remake che aborro è Carrie (2013). Tutti ci ricordiamo il primo di Brian De Palma. Ebbene Kimberly Peirce un giorno si sveglia e decide che ne farà un remake. Pessima idea. Il film fa acqua da tute le parti: Carrie è una ragazzina carina ed introversa lontanissima dalla Carrie del libro. Trama: adolescente telecinetica è presa di mira dai bulli della scuola e vessata dalla madre bigotta. No, non finisce bene.
Cimitero vivente è il film girato nel 1989, il primo, devo dire realizzato molto bene. Nel 2019 è stato girato il remake Pet Sematary, pessimo è dir poco. Trama: medico si trasferisce in un piccolo paese con la famiglia. A seguito della morte del gatto scopre grazie ad un vicino un cimitero che può riportare in vita i morti. Il resto ve lo lascio immaginare. Il nuovo film stravolge la trama semplicemente cambiando chi muore e trasformandolo in un film di zombie (no, non era una storia di zombie).
Ce ne sono altri, molti, ma questi secondo me sono i peggiori. Poi c’è It, per quelli degli anni ‘90 Tim Curry è stato l’unico vero It ed il film era perfetto così; King invece apprezza di più questo remake che non sa né di carne né di pesce. De gustibus.