È arrivato l’ambasciatore il libro di Annamaria Piccione

“Attraverso il linguaggio giusto si può raccontare qualsiasi cosa a un bambino”. Ad affermarlo è Annamaria Piccione, autrice con all’attivo oltre sessanta pubblicazioni, in gran parte per bambini e ragazzi. Promessa pienamente mantenuta nel suo È arrivato l’ambasciatore pubblicato per la casa editrice Mammeonline.

Questo breve ma intenso romanzo è destinato a un pubblico di preadolescenti, ma ha molto da dire anche agli adulti, a cominciare da un piccolo campanello d’allarme sull’analfabetismo di ritorno (letterario, storico, geografico…) che colpisce molti di noi, come ammettono due dei personaggi principali del romanzo, il dottor Michele e l’avvocato Carlo quando tentano di ricordare qualche dato storico sull’Eritrea, nazione da cui proviene il giovanissimo clandestino Ayub.

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Qualche piccola ricerca servirà per colmare le lacune culturali; una grande ricerca, quella Hakim, fratello di Ayub, arrivato in Italia anni prima e misteriosamente scomparso, servirà invece a rendersi conto di una realtà tragica e invisibile che ingoia ogni giorno centinaia di vite e speranze. I tanto chiacchierati emigranti, i clandestini sono persone con un nome e una storia, speranze e famiglia. Attraversano il deserto e il mare con un viaggio estenuante, spesso “abisso di un destino senza ritorno”. Se va bene, arrivano in un paese che li rinchiude senza motivo per mesi e mesi, “estromessi dalla vita”. Ad attenderli: pregiudizi, lavori pericolosi e malpagati, un’ invisibilità che può costar loro, di nuovo, la vita.

Questa finestra sulla realtà viene aperta senza sconti ed edulcorazioni, ma allo stesso tempo lascia passare un raggio di luce che rivela quanto la capacità di accogliere e aiutare possa arricchirci, quanto le contaminazioni possano essere positive, un vero e proprio fertilizzante per l’anima e la nostra stessa cultura.

È arrivato l’ambasciatore riesce così a raggiungere gli obbiettivi di ogni buona lettura: fa passare un messaggio importante e attuale, ci racconta qualcosa di noi e qualcosa degli altri (bellissime descrizioni dell’Eritrea, la sua storia, i suoi luoghi e soprattutto il sapore dei suoi cibi alternati a quello di manicaretti siciliani – a proposito di contaminazioni positive – di cui si potrebbe quasi percepire il profumo), ci tiene compagnia grazie a personaggi ben caratterizzati e spesso divertenti, su tutti il già citato avvocato Carlo e la signora Concetta dal cuore grande quanto i suoi “problemi linguistici”.

Sempre per citare Annamaria Piccione*: “Credo che il vivere felici e contenti non sia prerogativa delle sole fiabe, ma una ricerca interiore, un percorso che non si ferma col passare degli anni. Cercare il lato positivo di ogni cosa, provare a trasformare in bello ciò che è brutto (…) Io ci provo e forse nei libri ci riesco di più, perché so che i miei interlocutori sono bambini. Non mi piace dare loro messaggi negativi o privi di speranza”. Promessa mantenuta.

Autore: Annamaria Piccione

Illustratore: È arrivato l’ambasciatore

Copertina: Antonio Boffa

Editore: Mammeonline

Collana: Crisalidi e farfalle

Pagine: 126

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