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ToggleTatuaggi maori, vi siete mai chiesti quale significato o storia si nasconde dietro il simbolo che avete scelto di tatuare su gambe, braccia, schiena o polpacci?
Come tutti sappiamo, il tatuaggio è una forma d’arte che accompagna l’uomo sin da tempi antichi. Indistintamente, sia uomini che donne hanno iniziato a decorare il proprio corpo con simboli e disegni di ogni tipo come forma di espressione. In genere, per esaltare ad esempio, le proprie capacità e virtù, come rituale di devozione nei confronti di un credo religioso, oppure, solo per un fattore puramente estetico.
La maggior parte dei tatuaggi derivano da popoli antichi, ognuno con una cultura, simboli e significati propri, ma oggi ci concentriamo sulla cultura dei tatuaggi Maori. Prima però di addentrarci nell’argomento scopriamo qualcosa in più sulla storia dei Maori.
Maori, chi sono, credenze ed usanze
I Maori, sono un popolo indigeno di stirpe polinesiana, fisicamente molto alti e dalla pelle scura, provenienti molto probabilmente da Tahiti o dalle Isole Cook. I Maori fecero il loro arrivo in Nuova Zelanda intorno al 900 d.C. senza alcun dubbio, una delle terre più confinate ai margini del mondo.
Giunsero in quella che chiamavano ”Aoteroa” ovvero, Nuova Terra, a bordo di sette canoe dopo una lunga e difficile navigazione.
Cosa significa Maori
Maori, significa «normali», ed era il modo in cui i Maori si definivano per distinguersi dagli europei, chiamati invece pakeha (invasori) arrivati in Nuova Zelanda.
In un primo momento trovavano sostentamento esclusivamente dalla caccia, poi, nel 14° secolo dopo una consistente ondata di migrazioni di Maori in Nuova Zelanda, si dedicarono anche all’agricoltura, coltivando il l’igname, una pianta tropicale dai tuberi commestibili.
I maori erano divisi in tribù, con un capo (ariki), dei sacerdoti (tohunga), dei nobili (rangatira), dei guerrieri (tutua) ed infine degli schiavi. A causa del verificarsi di continue guerre tra tribù i loro villaggi erano fortificati e le loro abitazioni costruite in legno. Secondo le loro credenze, sconfiggere una tribù nemica poteva accrescere il cosiddetto mana, ovvero, l’onore e il prestigio di una tribù.
Il credo dei Maori
Il popolo dei Maori era politeista, mentre, la casta sacerdotale presente all’interno della tribù credeva in un unico dio. Quante volte avete sentito in un discorso pronunciare la parola “tabù”. Bene, tabù è un termine polinesiano che significa «proibito» e faceva parte del culto religioso del popolo dei maori. Questa parola sta ad indicare un’entità sacra e inviolabile per i Maori, che poteva essere una persona, ma anche un animale o un oggetto. Coloro che violavano la sacralità di tale entità, veniva punito con l’esilio o la morte.
L’arte decorativa dei Maori
I Maori erano dei bravissimi artigiani, infatti, sapevano realizzare armi con le pietre e scolpire molto bene anche il legno, intagliato per lo più per realizzare degli amuleti. Era, inoltre, molto sviluppata l’arte decorativa, molto ricorrente era l’utilizzo della spirale, di origine papua.
I tatuaggi Maori
Ma veniamo finalmente alle capacità dei Maori di tatuarsi il corpo.
L’arte del tatuaggio Maori è conosciuta in tutto il mondo come una delle più belle e singolari mai esistite. Questa popolazione usava tatuare non solo il corpo ma anche il volto ed ogni tatuaggio assumeva un significato ben preciso.
Ma scopriamo la simbologia dei tattoo Maori.
Il Moko
Il Moko è un disegno facciale curvilineo tatuato sia dagli uomini, sia dalle donne Maori. Questi disegni identificano un preciso status sociale di appartenenza. Nella cultura solo i guerrieri potevano tatuarsi il Moko. Questo perché essendo tatuati in una sola seduta, per sopportare il dolore era necessario essere persone vigorose e coraggiose. I guerrieri maori, inoltre, scolpivano sul proprio volto gli eventi più importanti legati ad avvenimenti della loro vita. Non, solo. Il tatuaggio sul corpo serviva per incutere timore nei nemici durante le battaglie, per indicare sulla propria pelle l’appartenenza ai membri di una tribù, oppure nel caso delle donne, per riconoscersi come sposa di un guerriero.
I tatuaggi femminili
I tatuaggi femminili Maori venivano realizzati originariamente solo nella zona delle labbra, mentre, successivamente, nel XIX° secolo, le donne erano solite tatuarsi il mento con un disegno a forma di spirale.
I tatuaggi maschili
Gli uomini come già fatto presente, potevano tatuarsi il Moko, oppure, se decidevano di tatuarsi anche il corpo, le zone interessate andavano solitamente dalla vita ma anche sulle natiche.
La tecnica dei tatuaggi Maori
Vi siete mai chiesti come venivano realizzati i tatuaggi in passato, senza avvalersi di strumenti moderni?
Il disegno veniva realizzato sulla pelle e poi scolpito con uno strumento noto come “Uhi Whaka tataramoa”, lo stesso utilizzato anche anche per realizzare le sculture in legno. Dimenticate il tatuatore dei nostri giorni. Nella popolazione di Tahiti, il tatuatore era un uomo normalissimo, particolarmente, pratico nella realizzazione di un tatuaggio. La pelle veniva scolpiva segno dopo segno. Una volta effettuato il taglio sulla pelle, si versava sulla ferita un pigmento colorato da strofinare energicamente sulle ferite, per colorare l’epidermide, in maniera indelebile.
Questo procedimento era davvero dolorosissimo tanto da causare gonfiore su tutto il viso. Il gonfiore era tale, tanto da costringere le persone tatuate a mangiare tramite un imbuto solo cibi liquidi.
Inoltre, le ferite provocate erano davvero così dolorose che i Maori dovevano rinunciare alle attività sessuali e al cibo solido fino alla guarigione totale.
Il moko femminile che copriva solo le labbra e il mento necessitava di soli due giorni per essere completato, mentre, il tatuaggio dell’uomo poteva richiedere anche diversi mesi se non anni data l’estensione del disegno che bisognava incidere sulla pelle.
Significato dei tatuaggi Maori
I tatuaggi Maori a differenza di altri popoli, erano totalmente individuali. Ogni moko, infatti, consisteva in un vero e proprio segno distintivo: non ce n’erano altri simili, questo perché il Moko era strettamente personale, in quanto, parla del vissuto e delle esperienze di un Maori. Nemmeno coloro che facevano parte dello stesso clan, potevano permettersi di tatuarsi un disegno simile.
Altri tipi di tatuaggio indicavano, invece, la posizione sociale e la parentela di un uomo, lo stato civile o il rango.I disegni facciali dei Maori vengono divisi in quattro zone (Fronte sinistra, fronte destra, sinistra faccia inferiore, e la faccia inferiore destra).
- Il lato destro del viso riporta informazioni circa il rango del padre, affiliazioni tribali e la posizione sociale;
- il lato sinistro del viso riporta informazioni sul rango della madre, e come per il padre, le affiliazioni tribali e la posizione.
- Ogni lato del volto veniva suddiviso a sua volta in otto sezioni delle quali alcune contenevano informazioni circa la posizione sociale, il linguaggio, l’identificazione tribale, l’occupazione o le abilità dei Maori.
I tatuaggi Maori, si differenziavano anche da tribù a tribù. Gli uomini di alcune tribù erano soliti tatuarsi tutto il viso, mentre quelli di un altre tribù si tatuavano solo sulle labbra, oppure, solo mento, occhi etc.
Prima di decidere di realizzare un tatuaggio Maori, è bene sempre accertarsi del reale significato di ogni simbolo se si vogliono dare messaggi diversi da ciò che pensavamo.
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Fonte Immagini: Depositphotos