Revisione patente di guida: costi, tipologie e come farla

Revisione o rinnovo della patente?

La Revisione patente non va confuso con il rinnovo patente

La revisione è una disposizione imposta dalle autorità quando questa ha dei dubbi sui requisiti psicofisici o tecnici del guidatore, mentre il rinnovo della patente è un operazione obbligatoria, da effettuare dopo un certo numero di anni (in base all’età del guidatore).

Quando per il titolare di un documento di guida sorgono dubbi circa la permanenza dei requisiti psico-fisici o tecnici atti alla conduzione di un veicolo, la Motorizzazione Civile e il Prefetto possono predisporre la revisione della patente, una vera scocciatura resasi però necessaria e che non va assolutamente sottovalutata. Scopriamo insieme in quali casi risulta obbligatoria e in cosa consiste.

Le diverse tipologie di revisione

Innanzitutto bisogna sottolineare una cosa: la revisione non prevede lo stesso iter per tutti i casi, per cui è opportuno fare una distinzione tra quelli che richiedono una semplice visita medica e quelli che invece includono anche il superamento di un test teorico e uno pratico, non molto diversi da quelli svolti per il conseguimento della patente.

Più nello specifico, la visita medica è disposta per appurare il mantenimento dei requisiti fisici in seguito a:

  • coma di durata superiore alle 48 ore;
  • guida in stato d’ebbrezza causata da alcol o sostanze stupefacenti;
  • sinistro stradale in cui il guidatore ha provocato gravi lesioni ad altre persone;
  • infrazioni commesse da un minore che comportano la sospensione della patente.

Il secondo scenario invece si presenta quando il titolare del documento:

  • ha riportato l’azzeramento dei punti della patente a causa di una serie di violazioni del codice della strada;
  • nell’arco di dodici mesi da una prima infrazione con perdita di 5 punti, ne ha commesse altre due sempre comprendenti una decurtazione di 5 punti ciascuna.

In questo caso la situazione si complica non poco, soprattutto perché si ha a disposizione un singolo tentativo per superare il test teorico e quello pratico; in caso di bocciatura ad una delle prove si è soggetti alla revoca della patente.

revisione patente di guida

I diversi test teorici

Come scritto in precedenza, il test teorico da affrontare non sarà molto diverso da quello sostenuto la prima volta, poiché i quiz saranno estrapolati dalla stessa banca dati utilizzata per il conseguimento della patente di cui si è titolari.
Le varie categorie si differenziano per numero di domande, durata dell’esame e numero massimo di errori consentiti, come mostrato di seguito:

  • Patente AM: 20 quesiti in 20 minuti con un massimo di 2 errori;
  • Patenti A1, A2, A: 30 quesiti in 30 minuti con un massimo di 3 errori;
  • Patenti B1, B, BE: 30 quesiti in 30 minuti con un massimo di 3 errori;
  • Patenti C1, C1E, C, CE: 30 quesiti in 30 minuti con un massimo di 3 errori;
  • Patenti D1, D1E, D, DE: 30 quesiti in 30 minuti con un massimo di 3 errori;
  • CQC Merci: 40 quesiti in 40 minuti con un massimo di 4 errori;
  • CQC Persone: 40 quesiti in 40 minuti con un massimo di 4 errori.

La prova pratica invece sarà uguale a quella precedente, con l’unica differenza che ci sarà permesso svolgerla su un veicolo non munito di doppi comandi oppure, presentando l’idonea documentazione, su un veicolo privato. In entrambi i casi è obbligatoria la presenza di un istruttore con tutti i requisiti previsti dalla legge.

Cosa serve per fare la revisione

Una volta notificatoci il provvedimento di revisione, avremo 30 giorni di tempo per presentare istanza per l’esame; superato questo limite, scatterà la sospensione della patente.
Per poter procedere con la pratica avremo bisogna di tutta la documentazione, comprendente:

  • istanza redatta su apposito modulo mod.TT 746, reperibile presso gli uffici della Motorizzazione;
  • ricevuta del pagamento del bollettino di 16,20 euro destinati al Dipartimento dei Trasporti;
  • marca da bollo da 16 euro;
  • certificato medico rilasciato da un medico o uno studio autorizzato;
  • provvedimento di revisione in originale e fotocopia;
  • patente in corso di validità o eventuale provvedimento di sospensione della stessa;
  • fotocopia del documento d’identità.

E nel caso in cui decidessimo di eseguire la prova pratica su un veicolo privato, dovremo presentare anche:

  • la carta di circolazione del veicolo per accertarsi che esso sia intestato al conducente prossimo a svolgere la prova. Necessiteremo di un ulteriore modulo per poter guidare un veicolo privato intestato a terzi;
  • certificato di assicurazione R.C. in corso di validità.
Leggi anche
Il rinnovo patente: tutte le tempistiche per fasce d’età

Quando fare la revisione e i costi

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Pur avendo l’istanza validità di 1 anno, i tempi per completare la procedura di revisione possono essere molto brevi anche con l’obbligo di sostenere nuovamente i due test, per cui la tempistica non preoccupa.
Quello che più fa storcere il naso sono i costi, anche se stavolta dipendono maggiormente dalle nostre scelte.
Infatti, tralasciando i costi fissi dei bollettini e del certificato medico, possiamo scegliere di prepararci da privatisti per gli esami revisione patente, limitando le spese ma aumentando il rischio di fallire una delle due prove, con conseguente revoca del documento di guida.
Per una maggiore sicurezza possiamo affidarci ad un’autoscuola, anche se la spesa risulterà molto simile a quella pagata per il conseguimento della patente.

La revisione delle patenti CQC

I motivi tecnici che portano al provvedimento di revisione della CQC sono gli stessi scritti sopra, per cui identici a quelli delle altre patenti, e anche in questo caso l’istanza ha validità di 1 anno.
Tuttavia è giusto sottolineare che la procedura che ne seguirà presenta delle piccole differenze:

  • per la revisione della CQC non servirà alcun certificato medico, ma solo lo svolgimento dell’esame teorico;
  • le domande dell’esame si concentreranno sul veicolo con cui il guidatore ha riportato la maggiore decurtazione di punti. Nel caso non dovesse essercene uno in particolare, le domande verteranno sul veicolo guidato durante l’ultima infrazione;
  • se il titolare di una CQC Merci + Persone viene bocciato, per ottenere nuovamente la propria CQC revocata sarà costretto a superare due esami, uno per la CQC Merci e l’altro per la CQC Persone.

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Possibili rischi

Il rischio maggiore si corre affrontando con immotivata sufficienza e superficialità la procedura di revisione. Se dovessimo superare il limite massimo dei 30 giorni per richiedere l’istanza per l’esame, scatterebbe subito la sospensione del nostro documento di guida, il che ci costringerà a rinunciare alla conduzione del nostro veicolo. Infatti le multe per chi guida con la patente sospesa sono molto salate e partono da un minimo di circa 150 euro e arrivano a sfiorare i 700.
Ma c’è anche qualcosa di peggio. Per caso ho già accennato alla revoca della patente? È quel che si ottiene fallendo una delle due prove. In assenza di circostanze compromettenti o debilitanti non ci sarà impedito di provare subito a conseguire di nuovo la patente dopo la revoca, però i tempi si allungheranno ulteriormente e i costi lieviteranno.

Indipendentemente dal motivo per cui avete ricevuto il provvedimento di revisione, l’unico consiglio che mi viene da darvi è quello di affrontarla con la massima concentrazione e di sfruttarla, soprattutto per chi ha commesso molte infrazioni, come un’occasione per ricominciare e migliorarsi. Se non vi sentite sicuri, è più giusto spendere all’autoscuola per un potenziamento in vista delle revisione piuttosto che doverlo fare in seguito a causa della revoca.

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