Pane chi l’ha inventato e dove nasce 5 Curiosità

Pane chi l’ha inventato e dove nasce?

Quello che da noi è un alimento comune ha una storia molto lunga e molto antica, ricca di curiosità e notizie interessanti.
Di base è un impasto di acqua, farina e lievito cotto in forno, nel caso del pane azzimo non si mette il lievito.
Da noi si trova per lo più il pane lievitato mentre quello senza lievito è maggiormente diffuso in Oriente.

Di seguito vedremo un po’ di storia, dove nasce il pane e chi lo ha inventato.

Dove nasce il pane?

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In epoca preistorica, come sappiamo, i semi frantumati si univano all’acqua a formare una specie di pappa che non si potrebbe definire però “pane”.
Sembra che la prima forma di pane risalga al 12000 a.C. ed è stato ritrovato in Giordania: i cereali venivano pressati con delle pietre usate a guisa di macina.
Verso il 3500 a.C. in Egitto si scoprì la fermentazione e quindi il pane assunse un nuovo aspetto. Furono loro in effetti a scoprire la vera origine del pane e si guadagnarono per questo il soprannome di “mangiatori di pane”.
Dall’Egitto si passa alla Grecia, i greci divennero famosi panificatori ed esperti poiché inventarono tanti tipi diversi di pane (con miele, con olio, con latte etc).
In epoca romana il grano aveva un grande valore ed ormai il pane era diventato un alimento di uso comune. Precisamente abbiamo testimonianza da Plinio sulla cottura del pane che fu introdotta nel 168 a. C., ad opera di alcuni schiavi catturati in Macedonia dopo la sconfitta del re Perseo.

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In epoca medievale ognuno si fa il pane da sé in casa propria ed è in questo periodo che diventa il fulcro dei rituali cristiani anche se inizialmente gli unici a possedere dei forni erano i monasteri. Furono i signori feudali ad imporre ai contadini che ognuno panificasse in casa propria.

Il famoso pane e companatico nacque alla vigilia della gran penuria di cibo che precedette la gran “peste manzoniana” del 1630. In tempi di carestia si associava al pane ciò che si trovava e molto spesso il pane mancava perché pieno di tasse ed allora se ne poteva consumare molto poco.

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5 domande sul pane

Vediamo cinque domande ricorrenti e famose sul pane:

1. Perchè gli ebrei mangiano il pane azzimo?

Gli ebrei mangiamo il Matzah per ricordare la fuga dall’Egitto. Il pane senza lievito assume il significato dell’intraprendere un lungo viaggio.
In Occidente le ostie ricordano il pane azzimo e simboleggiano l’Eucaristia.

2. Esiste un monumento del pane?

Sì, a Roma, vicino, Porta Maggiore si trova un monumento eretto alla gloria dei fornai: una torre composta da tre grandi vasi in cui si lasciava il pane a lievitare. I vasi sono impilati verticalmente e orizzontalmente sormontati da un affresco che mostra le operazioni che compongono il pane dal chicco al prodotto finale.

3. A quando risale il primo negozio di pane?

negozio del pane

Il primo negozio di pane fu aperto a Roma nel 15 a. C. La categoria dei mugnai (che divennero poi fornai panettieri) fu istituita sotto Traiano (dal 98 al 117 d. C.), riuniti in corporazioni presero a fornire il pane a tutta la collettività.

4. I greci avevano 70 tipi di pane diverso?

Sì secondo i cronisti dell’epoca stimano che tra il VI ed il V sec. a. C. i greci inventarono 72 tipi diversi: 50 di impasto semplice e 22 più complessi, molto famosi erano i pani di Cappadocia (lievitato col latte) e di Cipro (cotto sotto la brace).

5. Perchè il pane girato in tavola porta sfortuna?

Si narra che il boia di Carlo VII (re di Francia dal 1422 al ’46’) non riuscisse a procurarsi il pane perché i fornai lo evitavano. Il re decise: o il boia diventava loro cliente o i fornai diventavano clienti del boia. I fornai accettarono ma il pane destinato al boia era capovolto a simboleggiare il disprezzo verso di lui.

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