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Toggle…“Quando l’amore vi fa cenno, seguitelo,
Benché le sue strade siano aspre e scoscese.
E quando le sue ali vi avvolgono, abbandonatevi a lui,
Benché la spada che nasconde tra le penne possa ferirvi”…
Questa è una delle frasi di Khalil Gibran più conosciute. Convenite anche voi con il suo pensiero? Siete più istinto o più ragione?
Vi lasciate andare totalmente all’amore, oppure, come recitano ancora i versi di questa sua famosa poesia
…”cercate soltanto la pace dell’amore ed il piacere dell’amore”…?
Khalil Gibran ed il suo libro profeta
Profeta, è questo il titolo dell’opera più celebre dello scrittore libanese Khalil Gibran, pubblicata a New York nel 1923 dall’editore Knopf. Per essere più precisi, questi bellissimi versi sono tratti dal sermone “Amore”. Questo libro raccoglie, infatti, ben 26 sermoni in grado di offrire spunti e riflessioni davvero interessanti. Un’opera che tocca aspetti della vita che ogni uomo ed ogni donna si ritrovano a percorrere nell’arco della propria esistenza, come il matrimonio, i figli, la casa, il lavoro, l’amicizia, la religione, la morte e l’addio. Ma non solo. Ecco di seguito l’indice completo dei temi trattati nel libro Profeta.
- L’arrivo della Nave
- L’Amore
- Il Matrimonio
- I Figli
- Il Donare
- Il Mangiare e il Bere
- Il Lavoro
- La Gioia e il Dolore
- La Casa
- Gli Abiti
- Il Comprare e il Vendere
- La Colpa e il Castigo
- Le Leggi
- La Libertà
- La Ragione e la Passione
- Il Dolore
- La Conoscenza di sé
- L’Insegnamento
- L’Amicizia
- Il Parlare
- Il Tempo
- Il Bene e il Male
- La Preghiera
- Il Piacere
- La Bellezza
- La Religione
Khalil Gibran le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi più belle di Khalil Gibran tratte proprio dai sermoni de il “Profeta”.
Parole e versi che fanno riflettere, che mettono ognuno di noi di fronte alla propria anima ed alla propria coscienza. Fare i conti con le proprie sensazioni, con le proprie emozioni e con la propria vita non è sempre facile. Forse Khalil Gibran attraverso questo libro cerca semplicemente di spronare il lettore a non accontentarsi, e al contrario di ricercare la felicità ed il meglio per la propria vita sempre nel rispetto degli altri. Cerca con i suoi versi di invogliare le persone a mettersi nei panni del prossimo e di amarlo senza aspettarsi nulla in cambio.
Ho riportato di seguito alcune delle frasi di Khalil Gibran a mio avviso più significative.
Tratto da il sermone “L’arrivo della Nave”
…Almustafa, aveva aspettato per dodici anni nella città di Orphalese il ritorno della nave che avrebbe dovuto ricondurlo alla sua isola natale. E nel dodicesimo anno, il settimo giorno di Ielool, il mese del raccolto, salì sulla collina fuori le mura della città e guardando il mare vide la nave venire nella nebbia.
Gli si aprirono le porte del cuore, e la sua gioia volò lontano sul mare. Chiuse gli occhi e pregò nei silenzi dell’anima. Ma mentre discendeva la collina, fu invaso dalla tristezza, e pensò nel suo cuore:
Come andarmene in pace e senza pena? Ahimè, non senza una ferita nello spirito lascerò questa città.
Vorrei prendere con me tutto quello che è qui. Ma come potrò farlo?
È sempre accaduto che l’amore abbia ignorato quanto fosse profondo fino al momento del distacco…
Tratto da il sermone “Il Matrimonio”
…Voi siete nati insieme, e dovrete sempre stare insieme.
Amatevi vicendevolmente, ma il vostro amore non sia una prigione:
Lasciate piuttosto un mare ondoso tra le due sponde delle vostre anime.
Donatevi i vostri cuori, ma non lo date in custodia uno dell’altro.
E state insieme ma non troppo vicini:
Poiché le colonne del tempio sono distanziate,
E la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro…
Tratto da il sermone “I Figli”
…I vostri figli non sono i vostri figli.
Essi non provengono da voi, ma per tramite vostro,
E benché stiano con voi non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,
Perché essi hanno i propri pensieri.
Potete alloggiare i loro corpi ma non le loro anime,
Perché le loro anime abitano nella casa del domani…
Potete sforzarvi d’essere simili a loro, ma non cercate di renderli simili a voi…
Tratto da il sermone “Il Donare”
…Donerete ben poco se donerete i vostri beni.
È quando fate dono di voi stessi che donate veramente.
Che altro sono i vostri beni se non cose possedute e custodite per timore di averne bisogno domani?
C’è chi dà poco del molto che possiede e lo dona per ricevere gratitudine, e il loro desiderio nascosto rende il dono corrotto.
E vi son quelli che hanno poco e lo danno per intero.
Costoro credono alla vita e alla sua munificenza e il loro scrigno non sarà mai vuoto.
Vi è chi dona con gioia, e la gioia è la sua ricompensa.
E vi è chi dona con pena, e la pena è il suo battesimo.
E vi è infine chi dona senza pena, e non cerca gioia né si cura della virtù;
Che cosa vorreste trattenere?
Tutto quello che avete un giorno sarà dato;
Perciò donate ora, perché sia vostro il tempo del donare e non dei vostri eredi…
E voi con quale spirito donate?
Tratto da il sermone “La libertà”
…La vostra libertà, appena perde le catene, diventa essa stessa la catena per una maggiore libertà…
Tratto da il sermone “L’amicizia”
…Il vostro amico è i vostri bisogni che hanno trovato risposta.
È il vostro campo, che seminate con amore e che mietete con gratitudine.
Egli è la vostra mensa e l’angolino accanto al fuoco.
Perché vi recate da lui con la fame, e lo cercate per avere pace.
Se il vostro amico vi apre la mente, non temete il “no” nella vostra, né trattenete il vostro “sì”.
E se lo vedrete silenzioso, il vostro cuore non cessi d’ascoltare il suo cuore;
Perché senza parlare, nell’amicizia, tutti i pensieri, tutti i desideri, tutte le aspettative, nascono e sono condivisi con una gioia priva di clamori…
Queste sono solo alcune delle frasi più belle di Khalil Gibran raccolte nel suo libro Profeta. Anche voi come me vi siete più o meno ritrovati nei suoi pensieri?