Quando ami una persona, identifichi questa persona con l’amore.
Ricorda che sono due cose diverse.
Quando non amerai più la persona, l’amore esisterà ancora, e sarà possibile donarlo ad un altro. Quando eri ragazzino e ti sei innamorato la prima volta, pensavi che sarebbe stato “per sempre”, hai provato il più forte sentimento che mai avresti immaginato.
Non è stato così, hai avuto altri amori, sempre più forti e intensi, ed ogni volta pensavi fosse quello giusto. Ma li confondevi con infatuazione, desiderio, emozione, e soprattutto duravano poco.
Fino a quando lo hai incontrato.
Lo hai riconosciuto perché è diventato la tua unica ragione di esistere, perché hai provato un amore che non avevi mai provato prima, ti ha fatto raggiungere il paradiso, la felicità più completa, l’emozione più intensa e reale che tu abbia mai provato prima.
E poi tutto finisce. Cadi nel baratro, piangi tutte le tue lacrime, ti svegli la mattina col pensiero che tutto è finito e passi le intere giornate a pensarlo. Il tempo passa in un’altalena di dolore, di cadute e rialzate, di resistenza, la vita continua il suo percorso, e a piccoli passi, con costanza e pazienza, ti rialzerai del tutto e ti accorgerai un giorno che il dolore che era avvinghiato al tuo cuore come un parassita, non c’è più.
“Ad un cuore spezzato nessun cuore si volga se non quello che ha l’arduo privilegio d’avere altrettanto sofferto“. Emily Dickinson
