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Sono state dettate precise direttive nella circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute.
La pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago è regolarmente obbligatoria.
E’ inoltre da garantire una corretta ventilazione dei locali.
Andiamo dunque a vedere cosa prevede la regolamentazione e come ci si deve comportare.
Nel termine “spazi comuni” sono compresi: le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi.
Questi locali devono essere:
Il tempo di sosta di ciascuno va ridotto ed obbligatorio mantenere la distanza di 1 metro tra le persone.
Gli spazi in comune devono essere sottoposti regolarmente a sanificazione con appositi detergenti
In particolare vanno pulite accuratamente: maniglie delle porte e le tastiere dei distributori di bevande e snack.
Per ambienti outdoor intendiamo il manto stradale, i marciapiedi e i muri.
E’ molto importante sottoporre alla sanificazione questi ambienti per il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2.
Il SARS-CoV-2 o COVID-19 si trasmette da persona a persona ma ha anche una certa autonomia di vita sulle superfici.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha divulgato come avviene il contagio da coronavirus:
• contatti ravvicinati tra persona e persona per esposizione delle mucose buccali o nasali colpite dalle goccioline (droplets) contenenti il virus emesse con la tosse, gli starnuti, il respirare e il parlare di un soggetto infetto
• contatto di superfici infette e poi contatto con naso, occhi e bocca
Le aree comuni, interne o esterne, devono prima del loro riutilizzo, essere puliti con acqua e detergenti e disinfettati con prodotti “disinfettanti” noti per essere efficaci contro i coronavirus.
I prodotti denominati “Disinfettanti” sono quelli autorizzati, previa valutazione dell’ISS, dal Ministero della Salute e riportano in etichetta il numero di registrazione.
Per la disinfezione delle superfici dure, in accordo alle Linee guide ECDC e OMS, è raccomandato l’uso di ipoclorito di sodio allo 0,1% dopo la pulizia con acqua e detergente neutro (pH neutro).
Nel caso in cui si tratti di superfici che potrebbero essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, in alternativa, può essere utilizzato etanolo (alcol etilico) al 70% sempre dopo pulizia con acqua e detergente a pH neutro.
La disinfezione stradale e delle pavimentazioni urbane si effettua con acqua e detergenti convenzionali (non con polveri e aerosol) l’uso di disinfettanti come ad es. quelli a base di ipoclorito di sodio risulta invece non utile in quanto non esiste alcuna evidenza che le superfici calpestabili siano implicate nella trasmissione del virus SARS-CoV-2.
Emerge una raccomandazione: la sanificazione degli ambienti stradali non deve essere fatta in modo ricorrente perché altrimenti si incorre nell’inquinamento ambientale.
Attenzione in particolare all’uso di ipoclorito di sodio è una sostanza che provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari e può inoltre causare irritazione respiratoria; inoltre è molto tossico per l’ambiente acquatico, sia per effetti acuti che a lungo termine oltre a non essere efficace in ambienti outdoor.
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