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ToggleNegli ultimi anni la moda degli smartphone è stata una vera esplosione dilagante, arrivando nel 2012 a una penetrazione media europea del 55%. In pratica metà Europa usa questi telefoni, con la Spagna al primo posto, seguita da Francia, Germania e Italia.
Apple e Samsung si contendono la leadership a colpi di nuovi modelli e cause giudiziarie, mentre altre compagnie tentano di ritagliarsi un posto nella torta, con Huawei tra le ultime a proporre modelli interessanti.
C’è tuttavia un mercato poco noto ai mass media, ma che sta prendendo piede quest’anno: i Chinaphones.
Possiamo definire Chinafonini modelli prodotti, appunto, in Cina e non ufficialmente importati; stiamo ovviamente parlando di modelli non omologati secondo gli standard europei, ma che sono costruiti e messi in vendita in Asia senza problemi. Tra i Chinafonini sono presenti i cosiddetti cloni, ovvero versioni molto simili ai più blasonati modelli occidentali (iPhone e S3, per intenderci), considerati da noi come prodotti contraffatti. Un po’ come accade per borse e capi di abbigliamento.
Quando ci è stata proposta un’indagine in merito, la prima domanda posta è stata: sono davvero pericolosi come dicono?
C’è una lunga diatriba in merito, ma andiamo con ordine.
Illegalità
Sappiamo che un prodotto considerato omologato e quindi vendibile deve ottenere una certificazione CE, introdotta con la Decisione 93/465/CEE del Consiglio, del 22 luglio 1993 al fine di accelerare la costituzione del Mercato unico Europeo previsto dal Trattato CE, Art. 28, 29 e 30:
“La marcatura CE indica che il prodotto è conforme a tutte le disposizioni comunitarie che prevedono il suo utilizzo”: dalla progettazione, alla fabbricazione, all’immissione sul mercato, alla messa in servizio del prodotto fino allo smaltimento. La marcatura CE disciplina l’intero ciclo di vita del prodotto dal momento dell’immissione sul mercato.
“Gli Stati membri non possono limitare l’immissione sul mercato o la messa in servizio di prodotti che hanno la marcatura “CE”, tranne il caso in cui sia provata la non conformità del prodotto in sede giudiziale. La marcatura deve essere apposta prima che il prodotto sia immesso sul mercato europeo o messo in servizio.”
In pratica, affinché un prodotto sia considerato marchiato CE (e quindi vendibile) deve superare otto procedure di valutazione, su richiesta del produttore:
-controllo di fabbricazione interna (modulo A)
-esame “CE” del tipo (modulo B)
-conformità al tipo (modulo C)
-garanzia qualità produzione (modulo D)
-garanzia qualità prodotto (modulo E)
-verifica sul prodotto (modulo F)
-verifica su un singolo pezzo (modulo G)
-garanzia qualità totale (modulo H)
I Chinafonini non hanno questa certificazione, pertanto non possono essere venduti dai negozianti, siano essi fisici o virtuali (es. Amazon).
Tuttavia, acquistare questi prodotti per uso personale in Cina o presso un venditore via internet cinese non implica alcun illecito, ad eccezione dei ‘cloni’, che sono considerati, come già detto, contraffazioni.
I cloni sono delle repliche di telefoni occidentali, ma solo a livello puramente estetico. La tecnologia interna, infatti, è completamente diversa, come le caratteristiche del prodotto originale e non vi è alcuna compatibilità con i software e gli accessori del modello a cui si ispirano. Sono delle copie, esteticamente quasi identiche ma differenti nella sostanza, addirittura anche nei menu (anche se alcuni cercano di imitarli).
Sono illegali? Tecnicamente sono contraffazioni, per le norme italiane, anche se non hanno loghi o nomi che richiamano gli originali, pertanto sono passibili di sequestro dalle autorità durante il transito in dogana. Sono stati stati addirittura segnalati casi di modelli fermati in dogana per mesi e poi consegnati con evidenti manomissioni, probabilmente sono stati aperti e alcune parti rimosse.
In conclusione, non è illegale acquistare un Chinafonino, ma se prendete un clone rischiate di non poterlo portare in Italia.
I costi
Quanto costa un Chinafonino? I prezzi oscillano tra $39 e $288, prezzi decisamente concorrenziali sul piano locale ma anche internazionale, tenendo debitamente in conto le spese di spedizione.
Partiamo con la prima diatriba. Questi cellulari sono venduti a costi decisamente inferiori rispetto a quelli a cui siamo abituati e le teorie sono molteplici.
I detrattori sostengono che questi modelli vengono prodotti con materiali scadenti, a costi di manodopera irrisori, e il loro prezzo tenuto basso per penetrare di più rispetto alla concorrenza.
I sostenitori ritengono si tratti di una manovra di disinformazione, considerando gli elevati prezzi di tali prodotti in occidente eccessivi rispetto al loro reale costo produttivo, aggiungendo che chi costruisce questi smartphone sono gli stessi che lavorano per industrie più blasonate.
Senza schierarci, dobbiamo constatare che molto spesso i prezzi in occidente crollano vistosamente, anche dimezzandosi, nel corso di un anno, un segnale che potrebbe indicare il vero valore.
A sostegno dell’accusa di scarsa qualità, dobbiamo però segnalare che, indagando su diversi forum, molti acquirenti di Chinafonini lamentano guasti e problemi entro i primi sei mesi di utilizzo, un fenomeno presente anche nei modelli omologati, questo va detto, ma pare in misura minore.
Problemi per la salute
Stiamo per toccare un argomento spinoso, ci limiteremo pertanto a raccogliere tutte le informazioni reperite e lasciare il giudizio al lettore.
All’affacciarsi di questo mercato sono sorte immediatamente polemiche in merito ai danni per la salute derivanti dall’utilizzo dei Chinafonini. Si parla di batterie che esplodono e di elevati livelli di radiazioni.
I sostenitori ritengono che anche in questo caso vi sia disinformazione divulgata dai produttori occidentali, e che i prodotti vengano comunque sottoposti a controlli sanitari nel loro paese. Il fatto che siano prodotti pensando al solo mercato asiatico, non li obbliga ad avere una certificazione CE e vengono pertanto trattati secondo i loro standard. Aggiungono inoltre che chi ha avuto modo, in Italia, di sottoporre i Chinafonini a un controllo diretto con appositi strumenti di rilevazione, asserisce che le emissioni di radiazioni sono del tutto in linea con quelle riscontrate nei cellulari occidentali.
Se i cellulari sono dotati di supporto Java o montano un sistema operativo Windows Mobile o Android l’installazione di applicazioni e giochi non è un problema, in alcuni casi è necessario un workaround ma esistono in rete molte guide in merito.
La domanda quindi è: conviene acquistare un Chinafonino? Dal nostro punto di vista è una questione di corretta informazione, tenendo debitamente conto dei fattori legali che l’accompagnano. Se acquistare questi telefoni a uso privato in sè non è reato, va comunque considerato il rischio di scegliere un clone. Per quanto concerne la loro qualità, visti i pareri contrastanti, suggeriamo di approfondire con molta attenzione l’argomento attraverso recensioni e forum. Abbiamo visto prodotti occidentali certificati smettere di funzionare dopo pochi mesi di utilizzo, o presentare problemi evidenti; la cosa si rispecchia anche per i Chinafonini, pertanto un acquisto alla cieca non è mai consigliato. E’ altresì vero che provare con mano i telefoni cinesi non è possibile, pertanto le recensioni online sono l’unica risorsa.
Come detto nel corso dell’articolo, ci siamo limitati a raccogliere le informazioni e a fornirle, lasciando al lettore il compito di valutare se approfondire o meno l’argomento.
http://it.wikipedia.org/wiki/Marcatura_CE
2 risposte
ciao voglio lasciare un piccolo commento mi sono avvicinato ai cellulari cinesi con TV analogica nel 2008 comprando direttamente in Asia,ad oggi gennaio 2014 ho fatto decine e decine di spese da loro,compreso mini PC,tablet,smartphone di marca cinese intendo,Thl,oppo,meizu,pipo,haipei ecc li ho usati sempre per la loro multimedialità inizialmente,TV digitale,mp3,potenti speacker ecc mi sono sempre trovato bene,ho acquistato prodotti potenti ai blasonati nostri spendendo un terzo,ho usato decine di vettori,la maggior parte delle volte non ho mai pagato nulla di dogana,a volte sono andati persi,e il venditore me li ha respiditi gratis,a volte prodotto non disponibile e soldi restituiti….e ovvio che un cellulare da 30 USD non ti debbi aspettare gran che specialmente se non marchiati,un marchiobuono e il keppon/donod dura e sono formidabili per la multimedialità,idem per un smartphone da 50 USD che e un normale cellulare dualsim magari con android 2.2 froyo installato,perche anche in Cina ci sono prodotti di serie a e b,attualmente con 100 euro in Asia ti porti casa un smart della stessa potenza del Samsung s3 anche meglio…potrei parlarvi anche di borse,orologi,periferiche ecc,ecc,ecc.PS ho scritto questo commento con il tablet pipo m6 pro max 16 GB WI FI 3g,uno dei migliori tablet asiatici 2013 retina,diretto concorrente dell iPad 4 retina,solamente,pero,pagato 170 euro,va alla grande ve lo consiglio.ciao
Grazie del contributo. Abbiamo cercato di mantenere un tono il più obbiettivo possibile, riportando entrambe le campane.
Ho ricevuto in forma privata altri commenti positivi, tuttavia, sempre a titolo di onestà intellettuale, devo segnalarne uno pericolosamente negativo.
Uno di questi telefoni (di cui non mi è pervenuto il modello) è effettivamente esploso. La fonte è il mio testimone di nozze, quindi la ritengo attendibile 🙂
L’esplosione è avvenuta durante la carica e, per fortuna, si trovava in un’altra stanza. Nulla di micidiale, beninteso, onestamente sospetto che il voltaggio non fosse corretto, ma senza avere il modello di riferimento non posso rivolgermi agli esperti.