Cigni Selvatici tre figlie della Cina il libro di Jung Chang

Tre generazioni di donne si succedono in Cigni Selvatici, l’ultima è proprio la scrittrice Jung Chang. Sua madre e sua nonna prima di lei hanno visto fiore, appassire e fiorire di nuovo la Cina. Tre donne hanno affrontato imperatori, matrimoni, comunisti, carestie, rivoluzioni ed innovazioni.

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La dinastia inizia con una concubina dell’Imperatore della dinastia Manciù e prosegue con la figlia, un’attivista di Mao, ed infine l’autrice, il volto nuovo della Cina, una donna proiettata verso il futuro.

Dunque la prima protagonista di Cigni Selvatici è Yu-fang cui viene in posto, fin da piccola la pratica del loto d’oro (di cui abbiamo parlato qui), ovvero i piedi fasciati di modo da impedirne la crescita. Viene presto data in sposa, come concubina, al generale Xue Zhi-heng. Yu-fang si trova in una grande casa in cui però conduce una vita di solitudine, circondata da servi pronti a spettegolare per metterla in cattiva luce. Vede di rado suo marito che non assiste nemmeno alla nascita di Bao Qin, sua figlia. Quando il generale si ammala, la prima moglie cerca di potar via Bao Qin alla madre per allevarla in quanto figlia del marito ma Yu-fang fugge e quando lui muore lei è di nuovo libera.

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L’incontro fortuito con il dottor Xia segna un nuovo inizio per la vita delle due, ma i figli di lui, vedovo, osteggiano in ogni modo la relazione. Il dottor Xia cambia il nome della figlia da Bao Qin a De-hong che significa ‘cigno selvatico’. De-hong cresce fra l’amore dei genitori, l’astio dei familiari acquisiti, le carestie e le vicissitudini politiche della Cina. L’iter scolastico di De-hong inizia sotto il dominio del Giappone e prosegue nella frequentazione dei movimenti comunisti, dove fra l’altro conosce il futuro marito. Il matrimonio dei due è fortemente condizionato dalle ideologie comuniste e dopo varie avversità nasce Jung Chang.

cigni selvatici 1

E’ il periodo del potere di Mao. Jung cresce in un clima rigido fatto di lavoro, sospetti e principi comunisti ma anche carestie e politiche insensate. Jung Chang prende parte alla rivoluzione culturale mentre i suoi genitori vengono presi di mira dalle Guardie Rosse, bollati come traditori e torturati. Jung incomincia ad aprire gli occhi sulla Cina di Mao e l’indottrinamento a cui è stata sottoposta inizia a vacillare. Inizia la vera rivoluzione presto Jung avrà il suo riscatto riuscendo a studiare ed a condurre una vita migliore di quella che non avrebbe mai avuto sotto il potere di Mao.

 

Cigni selvatici recensione

Un libro interessante come pochi, con dentro un mondo, tanta storia, tanta cultura eppure tutt’altro che pesante, anzi scorrevole e molto istruttivo. La lotta di un universo femminile che deve combattere quotidiane lotte contro qualsiasi cosa, che si tratti di famiglia, di fame, d’amore, di diritti o della semplice sopravvivenza. Sullo sfondo una Cina tormentata, martoriata ma anche ribelle che, come la fenice, rinasce dalle proprie ceneri. Straordinario lavoro di Jung Chang, Cigni Selvatici, che con mirata precisione storica e passione da vita ad un romanzo appassionante, assolutamente da non perdere.

Buona lettura!!

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