Single: non per scelta

Vedovi, sposati, conviventi.

Ti sei sposato. Hai avuto figli, hai un compagno che ha condiviso con te la bella e la cattiva sorte.

Non sopporti più niente della sua persona. Arrivi a casa e non vedi l’ora di andartene, la casa è sporca. Il tuo compagno lavora, potresti dare una mano ma non ne hai nessuna intenzione, vuoi uscire con gli amici o con le amiche, hai conosciuto una persona così interessante….

Che fastidio sentire i bambini che bisticciano e urlano, vedere la persona che tu hai scelto (che era così distinta, pulita, profumata) è ora scarmigliata, affannata, che corre avanti e indietro per la casa, cercando di dare retta a tutti, mentre tu … OSSERVI

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E di colpo finisce. Ti ritrovi catapultato in un mondo che non è il tuo di sempre, quello che conosci così bene: la mattina colazione, poi il lavoro, poi a casa con la famiglia al completo, le voci dei bambini, la cena con le chiacchierate: “Com’è andata la giornata”, bisticci e riappacificazioni, i problemi da risolvere e quelli risolti. Ma tutto aveva un senso. Ora non c’è più. Sei solo. Sei diventato single.

La mattina ti fai il caffè e lo bevi da solo, vai al lavoro e vedi tutto con occhi diversi, torni a casa ed è vuota, ceni seduto a tavola, sempre solo con il tuo piatto. Devi uscire per forza da quella casa così silenziosa. Quando torni vai a dormire in un letto vuoto e passi notti in bianco girandoti nel letto continuando a chiederti: “Perché?”.

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