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TogglePerchè le cozze chiuse non si mangiano?
Le cozze chiuse si mangiano: sì o no? Dibattito aperto. Ho trovato online un articolo che dice che le cozze chiuse in cottura possono avere la stessa percentuale di carica batterica delle stesse che si sono aperte.
Ecco la fonte.
Voi cosa ne pensate?
ATTENZIONE:
Voglio sottolineare che questo articolo non è stato scritto da un medico, dunque è di carattere informativo. Nessuno vi vieta di aprire le cozze chiuse e mangiarle ma io vi spiegherò perché è meglio non farlo.
Perchè le cozze chiuse non si mangiano.
L’intossicazione da cozze è sempre in agguato
Ci sono tre principi da applicare quando si ha a che fare con le cozze:
- se mentre si lavano si trovano aperte vanno buttate, sono morte
- se dopo cotte se ne trovano chiuse vanno buttate, sono morte
- evitare il più possibile di mangiarle crude
Queste sono le basi. Semplice fin qui.
Le cozze sono organismi “filtratori” ovvero possono vivere in acque inquinate e si cibano appunto dei rifiuti, ovviamente se l’acqua è inquinata la cozza potrebbe essere fonte di contaminazione batterica. Ecco perché se evitaste di consumarle crude sarebbe meglio.
E se invece mangio le cozze crude?
A vostro rischio e pericolo, potreste andare incontro ad una intossicazione alimentare con relativi sintomi e corsa dal medico o in pronto soccorso.
E se le mangio con il limone sopra?
Niente da fare, il limone non stermina i batteri.
Prima di parlare di intossicazione parliamo di cozze.
Perche le cozze si chiamano muscoli?
Le cozze hanno un nome proprio: mitili o datteri di mare. Nel ‘400 vennero rinominati muscoli perché il nome discende direttamente dal latino e con questo nome sono attestati da scrittori settentrionali e toscani a partire dal Cinque-Seicento.
Il nome cozza è stato introdotto nel ‘900 dal dialetto coccia che deriverebbe da cochleam, che significava chiocciola.
Nell’Italia nordorientale e soprattutto nel veneziano gli stessi mitili sono chiamati peoci da pidocchi di mare.
Varietà delle cozze
Le varietà più diffuse sono:
- Mytilus edulis: proviene dall’Oceano Atlantico;
- Mytilus galloprovincialis: è tipica del Mar Mediterraneo;
- Modiolus barbatus: è anche chiamata ‘modiola’ o ‘cozza pelosa’, per la fitta peluria che presenta sulle valve.
Proprietà e curiosità sulle cozze
Le cozze sono ricche di vitamine B e C, sali minerali (potassio, sodio, fosforo e zinco). Hanno proprietà stimolanti e digestive oltre che una potente azione antiossidante, sono un ottimo antinfiammatorio e preservano il sistema immunitario.
Cozze quando fanno male?
Come riconoscere un’intossicazione da cozze?
Semplice si manifestano sintomi a livello gastrointestinale: nausea, vomito, dissenteria e dolorosi crampi addominali.
Non è tutto purtroppo si può andare incontro a:
- Epatite A
L’epatite A è causata dal virus HAV e viene trasmessa per via oro-fecale. E’ causata dall’ingestione di alimenti contaminati, pesce crudo per lo più. Inizialmente hasintomi simili all’influenza: si è molto stanchi, c’è perdita di appetito, spesso febbre, diarrea, vomito e difficoltà a digerire. In alcuni casi subentra l’ittero: i bulbi oculari e la cute diventano gialli e può esserci prurito diffuso. - Salmonellosi
La salmonella causa la salmonellosi, malattia caratterizzata da sintomi gastrointestinali più o meno gravi quali nausea, vomito, diarrea, dolore addominale ma anche febbre.
Le cozze sono anche origine di patologie come: il colera, il tifo, il paratifo e l’epatite virale di tipo A, generalmente meno aggressiva di quelle di tipo B e C.
Cosa sono le biotossine marine?
- Le biotossine marine sono sostanze tossiche presenti negli organismi che vivono nel mare
Il fitoplancton è il principale imputato, le microalghe sono portatrici di numerose tossine, e oltre ad essere filtrate dai molluschi bivalvi. Le principali biotossine trasmissibili dalle cozze sono le DSP (Diarrhetic Shellfish Poisoning) e le PSP (Paralytic Shellfish Poisoning). - DSP e PSP: le biotossine algali nei molluschi
Le intossicazioni derivate dal consumo di cozze sono principalmente scaturite dalle DSP (Diarrhetic Shellfish Poisoning) che causano i ben noti sintomi.
Nei nostri mari vi sono microalghe responsabili della produzione di queste tossine (esempio Dinophysis, la Lingulodinium polyedrum e la Goniaulax grindleyi). Le molecole responsabili del malessere sono l’acido okadaico, le yessotossine, le dinofisifitossine e le pectonotossine. - Le biotossine della famiglia PSP (Paralytic Shellfish Poisoning) sono particolarmente pericolose perché agiscono sul sistema nervoso: possono infatti portare alla paralisi dei muscoli scheletrici e persino alla morte nei casi più gravi.
- Le tossine PSP sono diffuse in diverse specie di microalghe, come Gymnodinium catenatum, Alexandrium tamarense, Alexandrium minutum, quest’ultima presente anche nel Mar Adriatico. I principali composti responsabili dell’infezione neurotossica sono la saxitossina, la neosaxitossina e le gonyautossine.
Cozze quando sono fresche si possono mangiare
Come si fa a sapere se le cozze che acquisto sono buone?
In primis occhio a dove vengono pescate, deve essere riportato, o lo si può chiedere, se vengono da zone notoriamente inquinate evitate.
Non devono avere odori strani, di marciume per intenderci. Devono essere ben chiuse.
Il consiglio è quello di comprarle solo confezionate nei sacchetti che hanno il bollo CEE, che consente di identificare l’origine certa del prodotto, la data di confezionamento, il numero di riconoscimento del centro di spedizione che le confeziona, le modalità di conservazione e preparazione domestica e garantisce la sua sicurezza igienico sanitaria.
Si dice che per mangiare le cozze si devono prediligere i mesi senza “r” perché sarebbero più saporiti, verità o leggenda metropolitana?
Come lavare le cozze e prepararle
Al momento del lavaggio è bene pulirle con una paglietta ruvide sotto acqua corrente. Quelle aperte vanno buttate.
Si mettono poi a cuocere con un filo di olio, acqua, aglio e prezzemolo.
Perchè se sono aperte son morte e se sono chiuse dopo la cottura idem?
Le cozze, come le ostriche, hanno un muscolo che permette la chiusura della conchiglia, quando il muscolo non tiene chiusa la conchiglia, il mollusco è morto. La cottura dovrebbe far sì che il muscolo di disintegri e la cozza si apra, se non è così probabilmente la cozza era già morta.
Ci sono persone che poi le aprono ugualmente e le mangiano e ne ho viste parecchie intossicarsi, a me è capitato anche con una cozza cotta e figuriamoci cosa succede con quelle cotte.
Il consiglio è attenzione: la cotta cotta e buona è soda, morbida e di un bel colore, non è spappolata, non puzza e non ha sapori strani.
Sono assolutamente sconsigliate in gravidanza, crude specialmente, ed evitate di darle ai bambini piccoli.
Intossicazione da cozze, cosa fare?
Nei casi meno gravi chiamare il medico, nei casi più gravi recarsi al pronto soccorso.
Se si ha necessità di vomitare è meglio farlo per espellere il problema. Possibilmente non cercare di interrompere subito vomito e diarrea perché sono i metodi con cui il corpo si libera. Se i sintomi persistono consultare il medico.
Evitare di assumere intrugli casalinghi e farmaci non prescritti.
Osservare il digiuno per una giornata oppure mangiare alimenti semplici e digeribili: riso in bianco con poco olio evo, patate cotte, pane tostato, mele o banane.
Rimanere idratati.
Meglio evitare caffè, latte e latticini fino a completo recupero.
In definitiva le cozze chiuse cotte si possono mangiare? Noi ve lo sconsigliamo, se volete provare a vostro rischio e pericolo!
2 risposte
Buona sera, leggevo con interesse il suo articolo con la speranza di dare spiegazione alla sua affermazione le cozze chiuse non si mangiano, ma nulla, lei promette di spiegare perchè,
ma nulla, immaginavo un qualche fondamento scientifico, ma nulla.
Senza parole …..
Se legge il primo paragrafo dell’articolo è inserito un link che riporta uno studio scientifico australiano dove dice che le cozze chiuse hanno la solita carica batterica di quelle aperte, al momento nel panorama scientifico esiste solo questo studio, ma comunque uno può farsi un idea.