Sono diversi anni che i morti viventi stanno vivendo una seconda giovinezza sul grande e piccolo schermo, complice un interesse mai davvero scemato e una maggiore accortezza delle majors sui gusti del grande pubblico.
Ne è un esempio la serie televisiva di Walking Dead, giunta alla terza stagione con notevoli ascolti, e una serie di film sull’argomento talvolta molto particolari (pensiamo al recente Warm Bodies).
Hollywood non ha alcuna intenzione di starsene con le mani in mano, ecco il motivo dell’articolo.
Ispirato, anche se molto alla lontana, dal libro best seller di Max Brooks World War Z-La guerra mondiale degli zombi del 2006, World War Z vedrà come protagonista Brad Pitt nei panni di un impiegato delle Nazioni Unite impegnato in una disperata lotta per contenere un’infezione, che ha reso gran parte dell’umanità dei feroci assassini.
Più vicino al concetto espresso in 28 Giorni Dopo e decisamente più distaccato dalla visione di Romero sui deambulanti, World War Z offre, almeno dai trailer, un’azione senza respiro coadiuvata da un massiccio uso della computer graphic.
Le prime reazioni dal basso sono state disparate, il modo in cui la CGI è usata ha fatto storcere il naso, sebbene lo stile ipercinetico con cui l’invasione prende piede affascina.