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ToggleLa sindrome del colon irritabile (SCI), nota anche come colite o colite nervosa, è una condizione infiammatoria del colon che si caratterizza per dolori addominali, diarrea o stitichezza e flatulenza. Non è una malattia grave, ma può causare fastidio e compromettere la qualità della vita.
Sintomi
I sintomi più comuni della SCI sono dolore o crampi addominali, gonfiore, diarrea, stitichezza e gas. Alcune persone possono avere solo alcuni di questi sintomi, mentre altre possono averli tutti. La SCI può anche causare stanchezza e sensazione di malessere generale.
Cause
Le cause della SCI non sono del tutto note, ma si ritiene che siano legate a una combinazione di fattori, tra questi:
- Problemi nella motilità intestinale: i muscoli del colon possono contrarsi in modo irregolare, causando dolore e alterando la velocità del trasito intestinale.
- Problemi nella sensibilità intestinale: alcune persone sono più sensibili degli altri al dolore addominale e reagiscono in modo eccessivo ai crampi o ai gas.
- Problemi psicologici: ansia, depressione e stress possono peggiorare i sintomi della SCI.
Come capire di avere la SCI
Il modo migliore per capire se si soffre di SCI è rivolgersi al proprio medico di famiglia o al gastroenterologo, che sarà in grado di effettuare una diagnosi precisa dopo aver eseguito una serie di esami. In caso di sospetto di SCI, il medico può prescrivere una serie di esami, tra cui una colonscopia, una radiografia del colon, esami delle feci o un esame del sangue.
Per diagnosticare la sindrome del colon irritabile (SCI) esistono diverse tipologie di radiografie del colon che possono essere utilizzate:
- Defecografia: questa è una radiografia che si effettua per verificare la presenza di feci in grado di indicare una stitichezza. Il paziente viene invitato a ingerire una soluzione di bario (una sostanza radio-opaca) e successivamente viene effettuata una radiografia per verificare la presenza e la distribuzione del bario nel colon.
- Clisma opaco: è una procedura diagnostica che consiste nell’inserire un lassativo opaco (una sostanza radio-opaca) nell’intestino attraverso un clistere e successivamente effettuare una radiografia per verificare la presenza di eventuali problemi nella forma o nella motilità del colon.
per approfondire https://www.grupposandonato.it/news/2020/novembre/clisma-opaco-come-funziona - Colonscopia: questa è una procedura diagnostica endoscopica in cui viene inserita una piccola telecamera in un tubo flessibile nell’intestino attraverso l’ano per visualizzare l’interno del colon. E’ una procedura invasiva ma molto precisa e utile per individuare eventuali problemi di infiammazione, ulcere o tumori.
- Irrigoscopia: l’irrigoscopia o irrigografia del colon è un esame radiologico non invasivo utilizzato per visualizzare l’interno del colon. Nel corso dell’esame, il paziente assume un lassativo opaco (una soluzione di bario) per pulire il colon e quindi vengono effettuate radiografie. Durante l’esame si utilizza una sonda per introdurre aria nel colon per permette una migliore visualizzazione delle sue pareti interne.
L’irrigoscopia è utile per individuare problemi nella forma e nella motilità del colon, come la stitichezza, la diarrea, la diverticolite, la malattia di Crohn, tumori, polipi e malformazioni anatomiche. Tuttavia, a differenza della colonscopia, l’irrigoscopia non permette un’ispezione completa del colon e non può fornire campioni bioptici per ulteriori analisi.
In generale l’irrigoscopia è meno precisa e meno utilizzata rispetto alla colonscopia, in quanto non permette di vedere in dettaglio eventuali lesioni o problemi, tuttavia può essere utile in casi specifici e come opzione diagnostica alternativa.
Il medico può utilizzare una o più di queste tecniche per diagnosticare la SCI e determinare la causa dei sintomi.
Esiste una correlazione tra sindrome del colon irritabile e l’infezione alle vie urinarie?
Non c’è una correlazione diretta tra la sindrome del colon irritabile (SCI) e le infezioni delle vie urinarie, tuttavia alcuni soggetti con SCI possono sviluppare infezioni del tratto urinario più frequentemente rispetto alle altre. La SCI può causare stitichezza e difficoltà nell’evacuazione, questo può comportare un accumulo di batteri nell’intestino, che a sua volta può diffondersi alle vie urinarie. Inoltre, le donne con SCI possono avere una maggiore sensibilità alle infezioni del tratto urinario a causa della loro maggiore vulnerabilità alle infiammazioni. In ogni caso, è importante consultare un medico se si sospetta un’infezione delle vie urinarie, in quanto può essere trattata con antibiotici.
Trattamento
La SCI non ha una cura, ma i sintomi possono essere controllati attraverso cambiamenti nella dieta e nello stile di vita e l’uso di farmaci. Alcuni cambiamenti che possono aiutare a controllare i sintomi della SCI includono:
- mangiare cibi morbidi e facilmente digeribili
- evitare i cibi che possono peggiorare i sintomi, come caffè, alcol, cibi grassi, latticini e fritti
- assumere regolarmente probiotici per aiutare a regolare la flora intestinale
- evitare lo stress eccessivo.
- fare esercizio fisico regolarmente
- se necessario, assumere farmaci per il trattamento dei sintomi, come lassativi per la stitichezza, farmaci antinfiammatori per il dolore e farmaci che aiutano a regolare la motilità intestinale.Inoltre, alcune terapie alternative, come la fitoterapia o l’agopuntura, possono aiutare a gestire i sintomi della SCI.
L’importanza di rivolgersi al Gastroenterologo
Affidarsi ad un gastroenterologo è importante perché questo specialista ha competenze specifiche nell’identificazione e nel trattamento delle malattie digestive. Il gastroenterologo può effettuare una diagnosi precisa e differenziale con altre patologie simili, come la malattia infiammatoria intestinale, e personalizzare un piano terapeutico adeguato per il controllo dei sintomi. Inoltre, un professionista medico può aiutare a prevenire complicazioni e ad individuare eventuali problemi gastrointestinali associati.
In sintesi, la Sindrome del colon irritabile è una condizione comune che può causare significativo fastidio e compromettere la qualità della vita. Se sospetti di avere questa patologia è importante rivolgersi al proprio medico di famiglia o al gastroenterologo per una diagnosi precisa e un trattamento personalizzato. Con un adeguato controllo dei sintomi, è possibile vivere una vita normale nonostante la presenza della SCI.
Metodi alternativi e naturali per migliorare i sintomi?
- Metodi di rilassamento: la riduzione dello stress e delle tensioni psicologiche può aiutare a ridurre i sintomi della SCI. Le tecniche di rilassamento come la meditazione, la respirazione profonda, lo yoga e la progressive muscle relaxation (PMR) danno molti benefici.
- Yoga: alcune posizioni yoga, come la posizione del bambino, possono aiutare a rilassare i muscoli addominali e a ridurre i dolori.
- Alimentazione: un’alimentazione equilibrata e ben bilanciata può aiutare a prevenire i sintomi. Consumare una dieta ricca di fibre e povera di grassi può aiutare a prevenire la stitichezza e a regolare il transito intestinale. Inoltre, evitare cibi che possono peggiorare i sintomi, come caffè, alcol, cibi grassi, latticini e fritti.
- Fitoterapia: alcune piante medicinali come menta, camomilla, finocchio, anice e il cardo mariano possono essere utili.
- Integratori nutrizionali: Integratori di fibre solubili e probiotici sono stati utilizzati come supporto per controllare i sintomi della SCI.
In ogni caso è importante consultare un medico di famiglia o un Gastroenterologo per valutare l’uso di questi metodi alternativi e verificare se sono adatti al proprio caso specifico e se non interferiscono con eventuali farmaci assunti.
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