Sigaretta elettronica spopola tra gli adolescenti.
Dall’istituto Superiore della Sanità i dati sul consumo tra i ragazzi della nuova generazione.
Ci sono due modi per guardare l’arrivo della sigaretta elettronica. Il primo sarebbe quello di dire che porterà a più persone a iniziare a fumare, soprattutto perché si tratta di una moda. Secondo la Doxa e L’istituto Superiore della Sanità, 500mila fumatori italiani ne fanno un uso abituale.
Ma cosa comporta l’arrivo della sigaretta elettronica tra gli adolescenti?
Sicuramente il fatto di convertire nuove persone al fumo, soprattutto tra i giovani, sensibili all’effetto della moda e dell’innovazione. In questo caso, ovviamente, la sigaretta elettronica è dannosa.
L’altra filosofia è quella dire che la e-cig è un ulteriore strumento di svezzamento per fumatori. Sebbene sia legale, il tabacco è una droga pesante, con un livello di dipendenza simile a quella dell’eroina. Secondo una recente statistica è emerso che gli adolescenti nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni che fa uso della sigaretta elettronica sono circa il doppio (23,6%) rispetto a quelli che fumano le sigarette tradizionali (11,6%).
Il fatto che la sigaretta elettronica spopoli tra gli adolescenti significa che è attualmente considerato un prodotto fashion, che è vero che ha una quantità di nicotina molto limitata, ma dall’altro lato ne incentiva l’utilizzo anche da chi non è mai stato attratto dalla sigaretta tradizionale.
Se sul breve termine i test condotti hanno avuto risultati positivi, ci manca ancora la prova sugli effetti a lungo termine. Non esiste infatti alcuno studio che permette di conoscere gli effetti sull’uso della sigaretta elettronica per un lungo periodo. Essa deve, come ogni prodotto, avere una valutazione complessiva.
