Gli umani del futuro? la visione di Juan Enriquez

Poco tempo fa sui quotidiani online comparve una notizia curiosa, in merito al possibile aspetto che gli esseri umani potrebbero avere nel futuro. Non un futuro prossimo, naturalmente, stiamo parlando di circa 100.000 anni, ma soprattutto quanta base scientifica c’è dietro a una simile dichiarazione?

Partiamo dalla semplice notizia:

Alan Kwan, un esperto in genomica computazionale impiegato presso la Washington University, avrebbe dichiarato che l’uomo del futuro disporrà di una testa più grande e di ampi occhi (che ricordano i celeberrimi alieni grigi).
Mr Kwan, in realtà, si è limitato a lavorare insieme a Nickolay Lamm di myvouchercodes.co.uk per rispondere alla domanda. Naturalmente i giornali online hanno pubblicato la notizia nuda e cruda, assumendo che vi fossero dietro delle ricerche (pagate e approfondite). Purtroppo non è così, Kwan e Lamm hanno semplicemente fatto dei calcoli, presumendo che in futuro l’uomo avrà un cervello più grande (da qui le dimensioni maggiorate del cranio), che viaggerà nello spazio (gli occhi più grandi sopporterebbero meglio l’eccessiva luminosità delle colonie spaziali) e la pelle diverrà più scura per gli effetti delle radiazioni UV.
Ciò che è stato specificato in seguito, ma non riportato, è che i due non solo ipotizzassero, ma che si basassero non su un’evoluzione naturale, bensì su un intervento genetico.
In pratica l’ipotesi evoluzionistica partiva dal presupposto che l’uomo stesso modificasse il proprio DNA per assumere un aspetto più adeguato alle possibilità future.

gli uomini del futuro
gli uomini del futuro

Un quadro teorico, in pratica, affascinante per le sue implicazioni tecnologiche ma soprattutto morali. Un sogno, quello di Lamm, nato dall’immaginare un futuro utopistico che non tiene conto dell’evoluzione naturale: l’uomo modifica se stesso per adeguarsi alle nuove necessità.
Ma si tratta pur sempre di un’ipotesi che però, badate, non ha alle spalle una vera e propria ricerca scientifica: 100.000 anni sono tanti, troppi per poter stabilire che aspetto avremmo.
Senza contare che, pare, il nostro cervello tende a restringersi, non ad aumentare.

Juan Enriquez

Possiamo far evolvere batteri, piante e animali – il futurista Juan Enriquez chiede: è etico far evolvere il corpo umano?

In un discorso visionario che spazia dall’uomo medievale alla neuroingegneria e alla genetica dei giorni nostri, Enriquez seleziona l’etica associata all’evoluzione degli esseri umani e immagina i modi in cui potremmo trasformare i nostri corpi se speriamo di esplorare e vivere in luoghi diversi dalla Terra. .

Questo discorso è stato presentato a una conferenza TED ufficiale ed è stato presentato dai nostri editori nella home page.

Fonti:

TED Talk ted.com

Questo articolo è stato utile ?

Grazie per il tuo feedback!

Iscriviti a Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

  • facebookinstagramlinkedin twitter pinterest retenews

  • error: Content is protected !!