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Può capitare a tutti, almeno una volta, di soffrirne alle mani, ai piedi o perfino alle orecchie.
E’ vero sono dolorosi, affrontiamo l’argomento e vediamo come si possono evitare.
E’ anche noto con il nome di eritema pernio, si palesa come una dolorosa infiammazione dei piccoli vasi sanguigni presenti nella pelle. Il danno termico ai capillari induce una risposta cutanea che si manifesta con arrossamento, prurito, gonfiore e vesciche sulle estremità del corpo, come naso, orecchie, dita dei piedi e delle mani
Sono una reazione non consueta del corpo al freddo causato da uno sbalzo di temperatura.
Le basse temperature inducono la costrizione vascolare, quelle calde invece causano vasodilatazione. Se lo spostamento dal freddo al caldo è brusco avviene una dilatazione dei capillari più rapida rispetto a quella dei grandi vasi sanguigni, compaiono perciò i geloni.
Il gelone può colpire:
Si manifesta con:
Si presentano causando gonfiori e arrossamenti, e le parti interessate diventano calde e presentano un fastidioso prurito. Spesso rimane solamente il dolore ma la colorazione della pelle si presenta più scura e arrossata, per poi screpolarsi e a volte può anche ulcerarsi.
Visto che quasi in tutti i casi la causa è colpa del freddo, consigliamo di coprirsi il viso, con una sciarpa di Lana, o in alternativa un qualsiasi materiale naturale , facendo attenzione ad evitare lo sfregamento.
Appena si manifestano i primi sintomi, consigliamo di avvalersi come primo approccio, di rimedi naturali come la Salvia, che come spiegato in fondo all’articolo, è possibile fare un decotto “Decotto alla salvia, far bollire una manciata di foglie di salvia, non appena tiepido, potete immergere le parti arrossate, per il naso fare degli impacchi con una garza sterile”
Sempre naturalmente è possibile usare prodotti in erboristeria, come le creme a base di calendula e arnica.
Sommariamente identifichiamo tre fasi:
Iniziale, sensazioni descrivibili come punture di spillo e l’area interessata diventerà gradualmente dolente e/o pulsante, formicolio
Intermedio, la pelle indurisce, e diventa rossa e bollosa, eventualmente dolorante. Ci possono essere gonfiore e prurito
Avanzato, la pelle diventa blu si formano delle bolle piene di sangue
L’esposizione della pelle al freddo, di solito, associato a climi umidi e temperati
il periodo dell’anno
basso peso corporeo o scarsa nutrizione
tendenza familiare.
individui di sesso femminile
Fumatori (la nicotina restringe i vasi sanguigni)
Pazienti con malattia vascolare periferica, a causa di diabete o iperlipidemia
Pazienti con malattie del tessuto connettivo, in particolare lupus eritematoso, sclerosi sistemica o in associazione con il fenomeno di Raynaud
soggetti che praticano sport invernali e in alta montagna, come alpinisti e sciatori
lavoratori esposti a condizioni ambientali dure per periodi prolungati, come soldati, marinai e soccorritori
senzatetto
Di solito, se ci si riguarda, scompaiono entro 1-3 settimane.
Se il dolore diventa intenso e la pelle nella zona colpita presenta i segni di un’infezione occorre recarsi dal medico.
ATTENZIONE: i decotti non si usano mai caldi ma sempre tiepidi. Un ulteriore sbalzo di temperatura potrebbe aggravare il problema. Non applicare su ferite aperte, ulcere, abrasioni ed ustioni.
si possono usare la salvia, la camomilla, l’alloro, o il sedano o anche il limone e la cipolla. Basta prendere l’ingrediente e farlo bollire una tazza di foglie in un pentolino d’acqua ed una volta tiepido lo si può usare per immergervi la parte afflitta dal gelone, oppure per fare impacchi.
Si possono usare a base di lavanda, iperico, calendula e malaleuca. Non hanno controindicazioni.
la rapa, lo zenzero, il rafano e le patate sono ottimi rimedi naturali contro i geloni. Tagliate una fetta del tubero ed applicatela sul gelone.
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