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ToggleL’automazione robotica dei processi non è altro che un insieme di tecnologie aventi il fine di emulare le azioni umane grazie a dei software e dei robot che agiscono al posto delle persone o ne integrano le azioni. Si sta parlando quindi di dispositivi e macchinari d’alta ingegneria non solo robotica ma anche informatica.
I macchinari in questione pertanto sono capaci sia di trattare materiali costruendo beni, che erogare servizi agendo proprio come una segretaria o un responsabile d’ufficio. Molti bot infatti sono capaci di dirigere i flussi di lavoro, integrarsi con le decisioni prese dal team di lavoro e rispettare le regole di business.
Il fine della robotic process automation quindi è sempre quello di raggiungere in modo efficace e celere gli obiettivi aziendali e crearne altri più scalabili e innovativi.
Quali sono i settori in cui vengono utilizzate maggiormente le automazioni robotiche?
Servizi bancari e sanità rientrano sicuramente tra i settori che più richiedono e necessitano della automazione robotica. Essi infatti operano trattando numerosi dati sensibili, numeri, richieste e tante altre operazioni pilotabili da computer. Stessa cosa vale per le assicurazioni, per le realtà utilities e per le aziende di energia che riescono così a gestire il patrimonio, far emergere il proprio valore, motivare i dipendenti dotandoli di strumenti di qualità e stabilire modelli operativi flessibili.
Anche il settore manufacturing è chiamato in causa, con le sue due categorie Discrete e Process manufacturing, che necessitano di creare maggiore valore impiegando meno risorse e che desiderano adeguare le proprie aziende per cogliere tutte le opportunità offerte dal mercato in modo efficiente. Tutto questo è necessario perché il settore in questione è sempre sottoposto a sfide e tendenze.
Anche le associazioni no profit sono interessate dai processi automatici, in quanto devono affrontare difficoltà sistematiche e tecnologiche, spesso infatti necessitano di soluzioni IP che possano risolvere le loro principali sfide. Le realtà di retail, altrettanto, sanno che i propri utenti sono alla continua ricerca di acquisti su misura, personalizzata e continuativa su tutti i canali. Ecco quindi che la robotic process automation gli consente di offrire esperienze di acquisto molto dinamiche e social. In questo modo il valore oltre a risiedere nel prodotto si sposta anche nell’esperienza di acquisto, che deve essere positiva non solo per il cliente ma anche per i dipendenti del retailer.
Tra i settori interessati vi sono ovviamente anche quelli che si occupano della produzione e/o erogazione di beni e servizi, che ad oggi sono molto incentrati ad offrire ai clienti delle esperienze complete e connesse. Essi infatti non sono più interessati a limitarsi alla produzione del bene, ma cercano un approccio con l’utente, tanto da capire le loro necessità per incrementare il loro grado di soddisfazione. Questo sfocia spesso nella nascita di un canale di retail, che va a supportare e potenziare il lavoro svolto dai canali di distribuzione già operativi.
Ad oggi ad esempio un’azienda che fornisce beni e servizi di consumo e che vuole essere al passo con i tempi, all’avanguardia e digitale, opta tecnologie come l’Intelligent Automation, il Machine Learning e l’Internet of Things per connettere persone, cose e dati.
Automazione robotica dei processi – Attendend e Unattended
Nell’automazione robotica dei processi esistono due tipologie di automazioni, ovvero attended o unattended.
La prima è quella assistita, dove i robot eseguono operazioni di automazione a livello di singolo client, essi lavorano quindi insieme ad ogni utente che deciderà quando utilizzare l’automazione che sarà a suola volta in grado di intervenire in maniera celere in caso di problemi. L’automazione robotica unattendend invece è quella più automatica, dove i robot operano su un server o virtualmente e funzionano senza l’intervento umano. Tutte le interazioni in background sono quindi automatizzate e svolte in totale indipendenza dal bot.
Obiettivi della RPA (Robotic Process Automation)
Ricapitolando quindi i fini ultimi della Robotic Process Automation sono sempre indirizzati a snellire i processi lavorativi, supportare i lavoratori e permettere un’operatività più efficiente, ma soprattutto consentono di:
- Migliorare il controllo dell’operato, intervenendo in modo tempestivo sulle problematiche.
- Migliorare la qualità dei dati per analisi più approfondite
- Ridurre i tempi di processo, automatizzando le operazioni manuali per dedicare più tempo alla parte strategica.
- Permettere un aumento della precisione, rendendo l’intervento umano ancora più scrupoloso e attento. In questo modo gli errori diminuiscono, specialmente se si parla di inserimento manuale dei dati o spostamento di schermate di lavoro su sistemi informativi.
- Intensificare la produttività aziendali, che si estende a 24 ore su 24 e a 7 giorni su 7, creando dei flussi di lavoro mai interrotti.
- Gestire domande stagionali/periodiche in modo più efficiente dal punto di vista dei costi.
- Consentire un generico risparmio del tempo, che porta quindi a minori costi da parte delle aziende (elettricità, personale, etc…).
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