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ToggleCon l’avvento della tecnologia, ognuno di noi ha la possibilità di informarsi in merito ai vari caratteri che possono interessare la salute e la salvaguardia dell’organismo. Grazie a questo strumento, dunque, possiamo acquisire una maggiore consapevolezza in merito alle problematiche che possono osteggiare il nostro quieto vivere e ai segnali utili a riconoscerle, in maniera tale da agire in maniera tempestiva con l’aiuto del medico. In questo scenario, una delle infezioni più comuni che possono manifestarsi è proprio la cistite. Tra le diverse tipologie di cistite, ce n’è una che si manifesta in seguito a rapporti sessuali: la cistite post coitale. Questa condizione – come riporta anche il sito Dimann.com, tra i più autorevoli sull’argomento – è causata dall’introduzione di batteri nella vescica attraverso l’uretra durante l’attività sessuale (soprattutto se ci sono fattori predisponenti come un’uretra corta o un’igiene intima inadeguata), è molto comune nelle donne e può provocare sintomi fastidiosi come bruciore quando si fa pipì e necessità di urinare con frequenza. Con queste premesse possiamo sottolineare come esistano diverse tipologie di cistite e che, in linea generale, questa infezione sia la più diffusa soprattutto tra i pazienti di sesso femminile. È bene puntualizzare che affrontarla al meglio significa non lanciarsi subito in allarmismi di sorta, anche se per essere trattata con consapevolezza è importante rivolgersi al proprio medico curante oppure ad uno specialista. Nelle prossime righe scopriremo tutto ciò che c’è da sapere sulle varie tipologie e i sintomi della cistite.
Differenti tipologie di cistite: ecco cosa serve sapere al riguardo
Come già precedentemente accennato, la cistite è una infezione particolarmente comune che interessa il tratto urinario ed è in grado di manifestarsi attraverso diversi sintomi. In linea generale, fatto salvo di episodi intensi e recidivanti, trattare la cistite si rivela abbastanza semplice, fermo restando che vada sempre fatto seguendo i consigli del proprio medico curante o di un ginecologo. Entrando nel merito della questione, è possibile identificare la cistite come un’infiammazione della vescica, ossia dell’organo cavo muscolare che raccoglie e immagazzina l’urina prima della sua espulsione. L’infiammazione che conduce alla cistite interessa – nella fattispecie – la mucosa interna alla vescica, ossia il cosiddetto urotelio.
Data la copiosa diffusione della cistite, è stato possibile osservare anche quali siano i soggetti più a rischio per questa tipologia di infezione. Parliamo di pazienti di sesso femminile in età adulta o anziana con picchi che raggiungono anche il 30% nelle donne sessualmente attive. Una prima distinzione, dunque, va fatta tra la cistite femminile e quella maschile, con quest’ultima che si rivela molto meno diffusa a causa della conformazione anatomica dell’uretra maschile, più lunga e riparata. Tra le diverse tipologie di cistite, poi, possiamo trovare la cistite batterica, quella virale o fungina e quella abatterica o non infettiva.
Le diverse tipologie di cistite più diffuse si distinguono per la natura dell’infiammazione. La prima è la più comune, mentre le seconde sono di natura infettiva e meno frequenti e la terza prevede rare infiammazioni. Non solo, in funzione del tipo di insorgenza, la cistite può essere acuta o recidiva. Tra le tipologie di infezione meno diffuse, poi, ci sono la cistite emorragica, capace di arrecare sanguinamenti e che necessita accertamenti in maniera tempestiva, la cistite interstiziale, non batterica e che causa dolore vescicale, la cistite post coitale dovuta a rapporti intensi e ripetuti e altre forme di questa infezione che possono provenire da sessioni di radioterapia, a causa del freddo, dell’assunzione di farmaci o per l’esposizione a corpi estranei.
Sintomi e cause della cistite: una disamina approfondita
Come abbiamo avuto modo di vedere nei paragrafi precedenti, con il termine cistite è possibile identificare una serie disparata di problematiche differenti. Si tratta, dunque, di un termine molto generico all’interno del quale è possibile identificare cause altrettanto differenti. Possiamo affermare, comunque, che la causa più comune della cistite sia una vescica infiammata a causa di microrganismi che, normalmente, sarebbero presenti nell’apparato intestinale. Il batterio maggiormente responsabile per la cistite è l’escherichia coli, oltre a enterococchi e stafilococchi. Sono più rare, ma comunque presenti, le infezioni virali causate da funghi o parassiti.
Inoltre, la cistite può essere dovuta a diversi fattori di rischio, in grado di contribuire in maniera notevole o complementare all’insorgenza dell’infezione. Tra questi, troviamo i rapporti sessuali non protetti o i danni da sfregamento dovuti proprio al coito. Non solo, la cistite può sopraggiungere anche a causa di disturbi pregressi delle vie urinarie o a causa di anomalie dell’apparato gastrointestinale. Dispositivi esterni ed una igiene orale scorretta possono essere altre cause della cistite, così come un indebolimento del sistema immunitario.
Sia nei soggetti femminili che maschili la cistite si presenta con diversi sintomi, tra cui è possibile identificare dolore e bruciore durante la minzione, oltre ad un improvviso bisogno di urinare. La cistite porta urina torbida e dolore pelvico. Quando l’infezione viene trascurata può sopraggiungere la febbre, l’edema e difficoltà ad urinare.
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