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ToggleCon il passaggio al mercato libero per i consumatori si sono aperte molte più possibilità di scelta dell’offerta luce più vantaggiosa. Questo comporterà sicuramente un abbassamento dei costi e un gamma più ampia di opzioni disponibili. Tuttavia, anche se tutto può sembrare positivo, è necessario valutare alcuni elementi per poter scegliere l’offerta migliore e non rimanere delusi una volta fatto il cambio di operatore e aver ricevuto la prima bolletta. Vediamo come valutare le tante offerte di energia elettrica per la casa attualmente disponibili.
Valutare il consumo annuo
È forse il parametro più importante da valutare. Il consumo annuo in kWh può dipendere da moltissimi fattori: numero di componenti del nucleo familiari; orari in cui si consuma maggiormente elettricità, numero di elettrodomestici ecc. È necessario valutare con attenzione questo valore per scegliere l’offerta più conveniente. Molte tariffe offrono dei bonus su consumi molto alti e potrebbero essere meglio di altre che, apparentemente hanno un valore di costo per kWh minore. Generalmente in bolletta viene riportato il valore medio annuo del consumo di energia e da lì si può avere una stima di quanto si andrà a spendere passando a un nuovo gestore.
Tariffe orarie
Le compagnie offrono generalmente dei prezzi minori in base alla fascia oraria in cui si sta di più in casa e si consuma più corrente. Non è detto, però, che questo parametro rappresenti un’effettiva necessità. I pensionati o chi lavora da casa ha di solito meno esigenze di orario rispetto chi, invece, utilizza maggiormente la corrente nelle ore serali e nei weekend. Anche qui, è il caso di valutare o meno in base alle proprie esigenze di orario specifiche. Per alcune compagnie non sono previste differenze di prezzo in base alle fasce orarie. Questa offerta, infatti, può non essere vantaggiosa negli uffici o nelle attività commerciali e esserlo più nelle abitazioni private.
Canone fisso
È una delle più grandi rivoluzioni degli ultimi anni: sulla scia di quello che hanno fatto le compagnie telefoniche e altri servizi in abbonamento, alcuni fornitori di energia elettrica offrono un canone fisso anziché uno a consumo. Si pagherà quindi un prezzo prestabilito in fase contrattuale se il consumo rimane sotto una certa soglia, saldando la differenza in caso di sforamento. Per chi ha un consumo basso questa offerta potrebbe non essere vantaggiosa e, come al solito, va valutata in base alle proprie abitudini e ai propri consumi medi. Non tutte le compagnie offrono questo tipo di tariffa Flat ma molte di esse stanno valutando di inserirla.
Tipo di pagamento
Anche questo è un aspetto che spesso viene sottovalutato ma che, in realtà, incide sul costo delle bollette. Scegliere una formula di pagamento obsoleta come quella dei bollettini postali avrà un costo derivante dalle spese accessorie e di invio della fattura cartacea. Le compagnie, invece, incentivano i pagamenti con carta di credito o addebito diretto (RID) tramite degli sconti; sono metodi considerati veloci ed economici e che sono destinati, in futuro, a sostituire ogni altra forma di pagamento.
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