Le case degli hobbit vi sembravano piccole?
Le microcase sono decisamente ancora più piccole. Confort, ecologia e tecnologia in 10 mq. Non è uno scherzo è il nuovo concetto di casa. Uno spazio ridotto al minimo pensato per chi non ha certo bisogno di fare periodicamente decluttering, per chi ricicla, per chi non compra e non accumula. E naturalmente per chi ama il minimal.
Vivere in uno spazio così ristretto vi sembrerà difficile, ma solo perchè vivendo nella società del consumismo si compra, si compra, si accumula, si riempie ma in realtà c’è tutto l’essenziale di cui si ha bisogno e poco spazio per accumulare.
Non manca nulla nelle microcase: bagno, salottino, cucina, letto e ci si può vivere tranquillamente in due. Possono essere su due livelli (solitamente il letto è in un soppalco) oppure su un unico piano.
Un esempio di microcasa è la Tumbleweed Tiny House Company, progettate da Jay Shafer. Queste microcase sono davvero piccole ma contengono camera da letto, bagno con box doccia, cucina e salottino. Tutto in 30 mq. Mica male.
E che dire di Micro Compact Home, una microcasa a forma di cubo, su un unico livello con ingresso, camera matrimoniale, bagno e cucina. Per la modica cifra di 30.000 euro. Molto simile è la Twelve Cubed Mini House (Twelve3), un ambiente cubico ma luminoso, piccolo ma confortevole fra l’altro tecnologicamente fornito di molte comodità.
Le microcase appartengono al futuro? Mica vero, a Toronto la Little House è stata inventata nel 1912 ed è ancora visibile. Un’altra si trova in Galles e si chiama Quay House.
Seguono la Nano House, 25 mq, nata progetto dal Nano Living System (NLS), può ospitare fino a 4 persone, non ideale per chi ama la propria privacy e la Tiny Texas Houses ovvero microcase costruite solo con materiali di recupero.
Non dimentichiamo infine la microcasa costruita da Renzo piano, di 6 mq quadrati, contenente cucina camera da letto e bagno.
Se avete sempre sognato di vivere in un mini spazio con tutto a portata di mano, siete già entrati nel futuro.