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ToggleDiversi possono essere gli eventi che comportino la necessità di rivolgersi ad uno studio legale per ottenere il risarcimento dei danni.
La fattispecie più comune è sicuramente quella del danno conseguente ad un incidente stradale che, nei casi più semplici, si limita al danneggiamento del veicolo fino ad arrivare a situazioni più complicate che comportano lesioni alla persona.
Quest’ultima casistica è molto frequente in tutte quelle situazioni che vengono definite di “malasanità” e che richiedono necessariamente l’assistenza di un professionista.
Vediamo quindi nel dettaglio, qui di seguito, come comportarsi e come richiedere l’assistenza di uno studio legale.
Assistenza legale in caso di incidente stradale
Nel momento in cui si verifica un tamponamento, il più delle volte non viene chiamato in causa un legale poiché i conducenti dei veicoli coinvolti compilano il modulo di constatazione amichevole (CAI) stabilendo la responsabilità del sinistro e rivolgendosi successivamente alle compagnie assicurative per avere il ristoro dei danni subiti. Esistono però determinate circostanze nelle quali è fondamentale ricevere l’assistenza di un avvocato affinché la parte lesa abbia un’adeguata assistenza.
Uno dei casi più frequenti è quello in cui l’incidente stradale, oltre a veicoli, abbia coinvolto anche persone, fattispecie nella quale ottenere un sufficiente risarcimento dei danni è alquanto difficile.
La prima attività che il legale effettuerà sarà quella di inviare una raccomandata A/R, allegando tutti i documenti necessari, con la quale richiede il risarcimento dei danni all’assicurazione. Quest’ultima, nel caso in cui siano intervenute forze dell’ordine sul luogo dell’incidente, non procederà alla liquidazione del danno fino a quando non avrà ricevuto la relazione sull’incidente.
Generalmente, questo documento viene rilasciato, sempre su richiesta di parte, entro un massimo di 60 giorni se non ci sono stati feriti, termine che viene raddoppiato qualora ci siano stati feriti o persone con lesioni. Ricordiamo inoltre che nei casi più gravi, in cui ci sono stati anche dei morti, viene aperto un procedimento penale per accertare le responsabilità dell’incidente.
Dopo aver inviato la richiesta, bisogna poi effettuare una quantificazione dei danni subiti, operazione che deve mettere in conto tutte le variabili come: danni al veicolo, lesioni alle persone, danni morali e così via.
Se lo studio legale al quale ci siamo affidati avrà svolto bene il suo compito, la trattativa con il liquidatore dell’assicurazione terminerà nel giro di poco tempo con l’erogazione della somma dovuta.
Assistenza legale in caso di malasanità
Cerchiamo innanzitutto di chiarire che cosa si intende con il termine malasanità. Il riferimento è a tutte quelle situazioni dovute ad una cattiva organizzazione del SSN oppure quando un paziente ha ricevuto lesioni fisiche o danni psicologici in seguito ad una prestazione sanitaria che non si è conclusa positivamente.
In queste situazioni assume particolare importanza ottenere un’assistenza legale di ottimo livello.
Il primo compito di questo professionista sarà quello di comprendere se il danno sia stato generato da un errore medico o ad una pessima organizzazione della struttura sanitaria.
Questo tipo di risarcimento viene generalmente accolto quando si verificano e sono dimostrabili le seguenti condizioni:
- accertamento di un errore medico
- danno ricevuto in virtù di questo errore
- il paziente ha subito danni gravi e permanenti
Qualora uno solo di questi elementi non sia presente o non sia dimostrabile risulta vano procedere con la richiesta di risarcimento del danno.
L’assistenza legale in queste situazioni non può essere richiesta a caso ma è necessario rivolgersi ad uno studio legale, che sia esperto di situazioni di malasanità e che si avvalga della collaborazione di un team di professionisti, anche con il contributo di medici legali, in modo da riuscire ad accertare le relative responsabilità.
Il legale dovrà inoltre appurare se il caso oggetto di richiesta di risarcimento rientri ancora nel termine di prescrizione che, ricordiamo, è di 10 anni a decorrere dal giorno in cui è possibile far valere il proprio diritto.
Una volta che l’avvocato avrà verificato la sussistenza di tutti i presupposti avanzerà la richiesta di risarcimento dei danni direttamente all’ASL competente o al presidio medico ospedaliero, allegando tutta la documentazione necessaria come cartelle cliniche, esami diagnostici e di radiologia, risultati di visite mediche specialistiche e qualsiasi altro documento che permetta di giustificare la richiesta risarcitoria.
Dall’esame effettuato appare quindi chiaro come per il danneggiato sia molto importante avvalersi della consulenza di uno studio legale specializzato in risarcimenti danni.
Articolo realizzato in collaborazione con lo Studio legale Petroncini