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ToggleCosa provoca l’alluminio?
Lo usiamo spesso in cucina.
Ma sappiamo in realtà che sarebbe meglio non usarlo?
Ci troviamo spesso a lasciare il cibo in frigo dentro al barattolo di latta.
Perchè?
L’alluminio in gravidanza e i bambini devono stare attenti
Il Comitato sicurezza alimentare ha messo in allerta le famiglie spiegando quanto sia dannoso il contatto fra alluminio e cibo.
Pensiamo ai fogli di alluminio ma anche a barattoli, pentole e vaschette. Sembrano innocue ma il guaio è che particelle di questo metallo pesante migrano nel cibo e vengono poi assimilate dall’organismo.
Alluminio quale dose è tollerabile?
Purtroppo non è possibile eliminarlo del tutto, da qualche parte si trova sempre. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) ha definito una dose settimanale tollerabile di alluminio pari a 20 per un bambino di 20 kg e 70 mg per un adulto di 70 kg.
Efsa L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare è un’agenzia dell’Unione europea istituita nel 2002. La sua sede è a Parma, in Italia. Fornisce consulenza scientifica e una comunicazione efficace in materia di rischi, esistenti ed emergenti, associati alla catena alimentare. Wikipedia
Lo studio dell’INRAN sull’alluminio
L’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione ha condotto una ricerca per chiarire quali siano le quantità effettive che gli italiani ingeriscono, allo scopo di tutelarli.
Questo studio ha coinvolto 10mila famiglie in tutta Italia e l’oggetto di studio sono stati i cibi cotti in stoviglie di alluminio e anche quelli che vengono conservati con le vaschette e con i fogli di alluminio.
Sono stati messi a confronto i dati della potenziale ingestione con quelli dell’effettiva ingestione. La differenza sta proprio nella cottura con il pentolame e negli alimenti trattati con additivi contenenti questo elemento (in genere identificati con i codici da E520 a E523), che possono essere presenti anche nei farmaci.
L’alluminio in eccesso nel sangue cosa può provocare?
Le particelle di alluminio che si trasferiscono sul cibo a lungo andare, possono intossicare il cervello ed i reni.
Se un adulto non è tanto esposto, i bambini e le donne in attesa lo sono maggiormente, pertanto occorre tutelarli.
Mangiare per una settimana 250 grammi al giorno di pesce marinato con succo di limone in una teglia di alluminio causa il superamento dell’assunzione del metallo dell’871% per un bambino di 15 kg e del 187% per un adulto di 70 kg. Pensiamo anche a tè o succhi acidi contenuti in recipienti di alluminio, anche questi sono dannosi.
Uso corretto dell’alluminio, quali sono le raccomandazioni
In primis leggere bene l’etichetta qualunque versione di alluminio state usando deve essere idoneo al contatto col cibo.
Poi evitare di usarli con cibi particolarmente acidi o salati.
Non conservare gli alimenti oltre le 24 ore solo a temperatura di refrigerazione o congelamento.
Evitare di usarlo ad alte temperature, quindi nel forno.
Ci sono poi alimenti che non assorbono facilmente l’alluminio come caffè, spezie, cereali, legumi o frutta secchi, ortaggi essiccati o prodotti da forno.
Attenzione invece a limone e agrumi in genere, cereali e prodotti di lavorazione, quale dolci, pane, biscotti, verdure, in particolare lattuga, funghi, spinaci e rafano, tè, cacao, frutta, pomodori e sotto aceti o molto salati come acciughe, capperi o salamoie che potrebbero attaccare il metallo e corroderlo.
Alluminio per la conservazione dei cibi riassunto delle cose da fare e da non fare
- non usare l’alluminio con le preparazioni acide, sia che si tratti di cotture che di conservazioni
- preferire ceramica e acciaio sia per cottura che per conservazione che per marinatura
- è meglio non conservare i cibi a contatto con l’alluminio per più di 24 ore, specie se molto salati
- Le caffettiere non devono essere pulite con sostanze acide, ma semplicemente lavate e sciacquate con acqua.