La stanza della morte di Jeffery Deaver (la recensione)

Questo titolo così inquietante, La stanza della morte, altro non è che l’ennesimo capolavoro di Jeffery Deaver.

Chi è Jeffery Deaver?

E’ forse uno dei più grande maestri del thriller che Chicago abbia dato alla luce.

Jeffery Deaver la stanza della morte
Jeffery Deaver la stanza della morte

Il protagonista di questo penultimo romanzo (ebbene sì, tenetevi forte a Maggio esce The Skin collector) della saga di Lincoln Rhyme, lo scorbutico e geniale detective tetraplegico.

Innamorato della bella collega Sasch, Lincoln è sempre in lotta con il suo infermiere per un goccio di whisky e sempre in attivo contro i criminali più spietati per risolvere i casi impossibili.

Senz’altro l’avete conosciuto nel film Il collezionista di ossa, che portava sul grande schermo il primo libro della saga di Lincoln Rhyme.

In “La stanza della morte” dunque Lincoln sta prendendo accordi per sottoporsi ad un intervento che gli riderà la mobilità per lo meno delle braccia. All’improvviso però, Nance Laurel irrompe nella sua routine con un caso delicatissimo fra le mani: Robert Moreno considerato un pericoloso terrorista è stato assassinato alle Bahamas.

Rhyme fiuta subito che c’è di più sotto, non è un comune caso di omicidio perchè secondo le supposizioni gli USA sarebbero i mandati dell’omicidio. Solo che a quanto pare Robert Moreno non stava organizzando un attentato ma una manifestazione pacifica.

la stanza della morte

Perchè dunque assumere dei killer per assassinarlo? Nance Laurel è decisa: governo USA o no quel crimine non passerà inosservato. Rhyme si mette a lavoro ma subito si rende conto che la polizia delle Bahamas non ha intenzione di collaborare anzi pare voglia far passare il caso come un regolamento di conti dei cartelli della droga. Inoltre non ci sono prove e quelle che ci sono svaniscono nel nulla all’arrivo di Rhyme alle Bahamas. Sasch rimane alla base, a New York, per cercare d’interrogare chi dovrebbe sapere qualcosa ma nella Stanza della morte si stanno prendendo scottanti decisioni e stavolta nel mirino ci sono proprio Rhyme e Sasch.

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Jacob Swan, talentuoso cuoco e spietato killer, pedina Sasch ed elimina tutti i testimoni torturandoli. In una corsa contro il tempo Rhyme, avrà un intuizione sulla verità ma per Sasch potrebbe essere troppo tardi.

Ancora una volta Deaver ci regala un romanzo pieno di suspense, tensione, trabocchetti e colpi di scena.

la stanza della morte

E’ sempre così con i suoi libri: credi di aver capito tutto ma dopo qualche pagina ecco che emerge qualcosa che non avevi notato e stravolge la situazione. Molto interessante il cambio di scena con Rhyme che per la prima volta dopo tanti anni fa un viaggio e complessivamente non va poi così bene, anche se l’esperienza non gli dispiace per niente. Solito umorismo cinico alla Rhyme che però nel complesso appare un po’ più fiacco rispetto ai precedenti libri.

In La stanza della morte il vero protagonista sembra Jacob Swan, il killer cuoco amante del buon cibo ed un professionista nella scarnificazione delle persone. Jeffery ha confidato in varie interviste che effettivamente in questo libro c’è una nota diversa: ha inserito qualcosa di personale, in Jacob veramente, la sua passione per la cucina.

Comunque rimane un grande thriller stavolta a sfondo decisamente politico. Povera Sasch dopo tanti sforzi, rischia così tanto eppure fortunatamente Rhyme troverà una soluzione anche per il suo caso.

Aspettiamo con ansia la prossima avventura di Lincoln Rhyme, The skin collector, di cui avrete presto notizie.

Buona lettura a tutti

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