La bufala dei veleni bianchi, zucchero, farina, latte e sale

I veleni bianchi sono una teoria di cui si parla spesso in rete, ma che non ha alcun fondamento scientifico. Secondo questa teoria, alcuni alimenti comunemente consumati, come lo zucchero, la farina bianca e il latte, sarebbero dannosi per la salute umana e causerebbero diverse patologie, come il diabete, l’obesità e le malattie cardiovascolari.

Tuttavia, questa teoria è stata smentita da diversi studi scientifici e da esperti del settore, come il chimico Dario Bressanini.

Lo zucchero, ad esempio, è stato spesso indicato come il responsabile di diverse patologie, ma non esiste alcuna evidenza scientifica che lo colleghi direttamente a queste malattie. Alcuni studi hanno addirittura dimostrato che il consumo moderato di zucchero non ha effetti negativi sulla salute.

La farina bianca, spesso accusata di essere dannosa per il nostro organismo, non ha alcuna evidenza scientifica che la colleghi alle patologie per cui viene spesso accusata. La farina bianca è semplicemente una farina raffinata, che ha subito un processo di lavorazione più accurato rispetto alle farine integrali. Tuttavia, questo non significa che sia dannosa per la salute: anzi, la farina bianca può essere consumata in modo moderato, come parte di una dieta equilibrata.

Anche il latte e i suoi derivati sono spesso accusati di essere dannosi per la salute, soprattutto a causa della presenza di caseina, una proteina presente nel latte. Tuttavia, anche in questo caso non esiste alcuna evidenza scientifica che colleghi il latte alle patologie per cui viene spesso accusato. Al contrario, il latte e i suoi derivati sono importanti fonti di nutrienti essenziali, come le proteine, il calcio e le vitamine del gruppo B.

Il sale è un nutriente essenziale che il nostro organismo ne ha bisogno per poter funzionare correttamente. Tuttavia, come per molte cose, anche il sale va consumato con moderazione.

Secondo le linee guida nutrizionali, l’apporto di sale raccomandato è di circa 5 grammi al giorno per gli adulti. Tuttavia, la maggior parte delle persone consuma quantità di sale superiori a questa raccomandazione, soprattutto a causa dell’elevato contenuto di sale presente in alcuni alimenti trasformati e in molti piatti pronti.

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Un eccesso di sale nella dieta può aumentare il rischio di ipertensione arteriosa, una condizione che a sua volta può portare a problemi di salute come malattie cardiovascolari e ictus. Per questo è importante prestare attenzione all’apporto di sale nella propria dieta e cercare di limitare il consumo di alimenti ad alto contenuto di sale.

Tuttavia, il sale non è un “veleno bianco” e non è necessario eliminarlo completamente dalla dieta. Anzi, una riduzione eccessiva del consumo di sale può essere dannosa per la salute, in quanto il sale è un nutriente essenziale e il nostro organismo ne ha bisogno di una certa quantità per funzionare correttamente.

Il sale e il sodio nella dieta

sale bufala dei veleni bianchi

Il sale è un composto chimico formato da sodio e cloro, con la formula NaCl. Quindi il sale contiene sodio, ma non è sinonimo di sodio.

Il sodio è un elemento chimico presente in molti alimenti e bevande, sia sotto forma di sale (NaCl) che sotto altre forme. Ad esempio, il sodio può essere presente in alimenti come carne, pesce, uova e latticini, ma anche in molti alimenti trasformati, come snack, piatti pronti e bevande gassate.

È importante prestare attenzione all’apporto di sodio nella dieta, in quanto un eccesso di sodio può aumentare il rischio di ipertensione arteriosa e di altre patologie. Tuttavia, il sodio è anche un nutriente essenziale e il nostro organismo. Per questo è importante trovare un giusto equilibrio nell’assunzione di sodio. Il sodio è importante per mantenere l’equilibrio dei fluidi nel nostro corpo, per regolare la pressione arteriosa e per il corretto funzionamento dei muscoli e dei nervi.

Una carenza di sodio, nota anche come iponatriemia, può essere causata da una scarsa assunzione di sodio con la dieta, da un eccessivo sudorazione, da una malattia renale o da alcuni farmaci.

La carenza di sodio può causare sintomi come debolezza, stanchezza, mal di testa, nausea, vomito e confusione. In casi gravi, l’iponatriemia può portare a convulsioni, coma e persino la morte.

È importante mantenere un giusto equilibrio di sodio nella dieta per evitare carenze o eccessi di questo nutriente. Le linee guida nutrizionali raccomandano di non superare i 2.300 milligrammi di sodio al giorno per gli adulti in buona salute. Tuttavia, le raccomandazioni possono variare in base all’età, alla salute e ad altri fattori individuali. Se hai dubbi sull’assunzione di sodio della tua dieta, ti consigliamo di parlare con il tuo medico o con un professionista della nutrizione.

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Ormai da anni la teoria dei veleni bianchi è una bufala priva di fondamento scientifico, tuttavia come tutti gli alimenti devono essere consumati in modo moderato, come parte di una dieta equilibrata. È importante non dare credito a teorie prive di evidenze scientifiche e basarsi su fonti affidabili per informarsi sulla salute e sull’alimentazione.

Ecco alcuni studi:

Lo zucchero:

  • Una review del 2015 pubblicata sulla rivista Annual Review of Nutrition ha concluso che “non ci sono evidenze che il consumo moderato di zucchero aggiunto sia associato a un aumento del rischio di malattie croniche come il diabete, le malattie cardiovascolari e l’obesità” (https://www.annualreviews.org/doi/abs/10.1146/annurev-nutr-071714-031336).
  • Uno studio del 2016 pubblicato sulla rivista The Lancet ha esaminato l’associazione tra il consumo di zucchero aggiunto e la mortalità per diverse cause. Gli autori dello studio hanno concluso che “non c’è alcuna associazione significativa tra il consumo di zucchero aggiunto e la mortalità per tutte le cause o per le malattie cardiovascolari” (https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(16)30175-1/fulltext).

La farina bianca:

  • Una review del 2015 pubblicata sulla rivista The American Journal of Clinical Nutrition ha concluso che “non ci sono evidenze che dimostrino che la farina bianca raffinata sia più dannosa per la salute rispetto alle farine integrali” (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4432760/).
  • Uno studio del 2014 pubblicato sulla rivista The American Journal of Clinical Nutrition ha esaminato l’effetto della sostituzione della farina bianca con farine integrali sulla perdita di peso. Gli autori dello studio hanno concluso che “la sostituzione della farina bianca con farine integrali non ha portato a una perdita di peso significativamente maggiore” (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4080680/).

Il latte:

  • Uno studio del 2014 pubblicata sulla rivista The American Journal of Clinical Nutrition ha concluso che “non ci sono evidenze che dimostrino che il latte e i suoi derivati siano dannosi per la salute” (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3963553/).
  • Uno studio del 2013 pubblicato sulla rivista The American Journal of Clinical Nutrition ha esaminato l’associazione tra il consumo di latte e il rischio di malattie cardiovascolari. Gli autori dello studio hanno concluso che “il consumo di latte è stato associato a un ridotto rischio di malattie cardiovascolari” (“Association of dairy intake with cardiovascular disease: an updated meta-analysis of prospective cohort studies” Autori: Tong X, Dong JY, Wu ZW, et al. Rivista: The American Journal of Clinical Nutrition Data di pubblicazione: 2013 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3738985/ )
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Il sale:

  • Uno studio del 2013 pubblicata sulla rivista The American Journal of Clinical Nutrition ha concluso che “una riduzione del consumo di sale può ridurre la pressione arteriosa, ma una diminuzione eccessiva del consumo di sale può essere dannosa” (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3738985/).
  • Uno studio del 2011 pubblicato sulla rivista The New England Journal of Medicine ha esaminato l’effetto della riduzione del consumo di sale sulla pressione arteriosa e sulla mortalità per diverse cause. Gli autori dello studio hanno concluso che “una riduzione del consumo di sale nella popolazione generale può ridurre significativamente la pressione arteriosa e ridurre il rischio di morte per malattie cardiovascolari” (https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa1007137).

Chi è Dario Bressanini e cosa dice nel suo articolo

Dario Bressanini
Dario Bressanini

Dario Bressanini è un chimico italiano che, attraverso il suo blog e le sue pubblicazioni, si occupa di sfatare miti e leggende metropolitane in campo alimentare.

Nell’articolo, Bressanini affronta il mito dello zucchero come “veleno bianco”, smentendo le teorie secondo cui il consumo di zucchero sarebbe dannoso per la salute. Spiega e approfondisce che lo zucchero è semplicemente un carboidrato, presente in molti alimenti, come frutta, verdura e cereali. Non esiste alcuna evidenza scientifica che colleghi il consumo moderato di zucchero a patologie come il diabete, l’obesità o le malattie cardiovascolari. Oltretutto sottolinea inoltre che il problema non è tanto il consumo di zucchero in sé, ma l’eccesso di calorie che spesso si assume mangiando alimenti dolci. Per questo è importante consumare lo zucchero in modo moderato, come parte di una dieta equilibrata, e non esagerare con le quantità.

Inoltre, Bressanini spiega che lo zucchero ha anche alcune proprietà nutrizionali, come il fatto di fornire energia al nostro organismo e di aiutare a mantenere il livello di zucchero nel sangue costante.

In sintesi, il consumo di zucchero in modo moderato non è dannoso per la salute, e la teoria del “veleno bianco” è priva di fondamento scientifico.

La fonte dell’articolo 

http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/06/03/miti-culinari-6-lo-zucchero-veleno-bianco/

Per chi vuole approfondire, può vedere le pubblicazioni sul canale di youtube

https://www.youtube.com/c/dariobressanini/videos

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