Gli abitanti dell’Amazzonia sono immuni al virus della Rabbia

La rabbia è una malattia virale che si trasmette attraverso il morso di un animale affetto da questo virus e, se non immediatamente trattata dalla comparsa dei sintomi è, di solito, fatale. Ma i ricercatori del Center for Disease Control negli Stati Uniti (CDC) hanno trovato che esiste un’eccezione a quanto appena affermato. Attraverso un’analisi fatta attraverso degli appostamenti nel Rio delle Amazzoni, si è venuti a conoscenza di una scoperta davvero importante: gli abitanti di questa zona, altamente popolata da pipistrelli affetti dal virus della rabbia, che sono stati esposti al loro morso letale hanno dimostrato che fino al 10% di loro hanno superato l’infezione senza l’utilizzo di qualsiasi medicinale.

Sulla rivista “Science” sono stati pubblicati dei risultati davvero sorprendenti ma convincenti. Questo è quanto affermato dal dottor  Hildegund Ertl, esperto di vaccini del Wistar Institute (Philadelphia). L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che la rabbia colpisce circa 150 paesi. Nei paesi cosiddetti “ricchi” è presente la vaccinazione degli animali domestici, la principale fonte di infezione, che virtualmente ha eliminato casi di contagio. Ma nel resto dei paesi la Rabbia causa circa 55.000 morti ogni anno e, circa 15 milioni di persone, devono essere trattate per i morsi sospetti d’infezione.
Il caso del Rio delle Amazzoni è eccezionale. I ricercatori ritengono che ciò non può che essere un successo è che le persone hanno prodotto una mutazione che li rende immuni. La domanda che si pongono gli studiosi è se questo è un fattore generico oppure può essere studiato anche per quelle persone che non hanno la naturale immunità al virus della rabbia.

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