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ToggleFreegan, ovvero la “dieta zero costi e zero spreco” che abbiamo già affrontato in Guida al dumpster diving.
Se nella guida spiegavamo come si fa oggi invece parliamo del perché e di cosa ci sia dietro la scelta del freeganism.
Da dove nasce il freegan?
Si tratta in sostanza di una ribellione: troppo consumismo, troppo spreco, sovrapproduzione. Ed ecco che entra in gioco il dumpster diving, frugare fra i rifiuti.
In Italia non è assolutamente ben visto ed è anche violazione della privacy, nonché considerato furto. All’estero è una pratica portata avanti soprattutto dagli studenti e il dumpster diving è una pratica assolutamente accettata.
C’è da dire che in Italia si butta via davvero tanto, ma tanto cibo, e i freegan si muovono di nascosto, nell’ombra, per non essere beccati e per non incorrere in “appropriazione” di beni abbandonati che sono proprietà del comune.
Il freeganism nasce sul finire degli anni ‘90 nell’area metropolitana di New York come risposta al consumismo imperante e allo sfruttamento capitalista che dilaga in occidente.
E’ stato stimato che ogni anno negli Stati Uniti vengono gettate 17 milioni di tonnellate di cibo ancora buono. Nasce anche per porre le basi del concetto di decrescita felice.
I freegan sono la soluzione contro gli sprechi?
No, la soluzione sarebbe non buttare, devolvere il cibo in beneficenza, oppure aprire un ristorante del recupero.
Coloro che praticano dumpster diving sono un tampone contro lo spreco e giustamente usufruiscono di prodotti ancora consumabili che vengono gettati.
Che persone sono i freegan?
Credono nella condivisione, nella generosità, nella solidarietà sociale, nel libero arbitrio e nella cooperazione, contro una società materialista, l’apatia morale, la competitività, il conformismo, e l’avidità.
Sono persone che vogliono boicottare il sistema economico contro la noncuranza dell’etica e dello spreco. Generalmente sono vegani perché hanno consapevolezza.
I freegan cercando di non diventare loro stessi consumatori comprando.
Quali sono i principi dei freegan?
- Ridurre i rifiuti
Si produce troppa spazzatura e andrebbe decisamente ridimensionata. Gli oggetti rotti in molti casi si possono riparare o riciclare, si può creare partendo da semplici rifiuti e si può sempre scegliere di produrre meno plastica. - Muoversi senza auto
Ai più potrà sembrare poco pratico, ma laddove c’è una buona rete di mezzi pubblici sarebbe opportuno spostarsi con quelli. I gas inquinano e avvelenano la natura e gli animali oltre che danneggiare la nostra salute. Se proprio dobbiamo comperare un auto scegliamone una elettrica. - Consumare cibo locale
Evitare di consumare di consumare cibi che provengono dall’altra parte del mondo e che richiedono costi elevati e procurano inquinamento. - Mangiare meno carne
La carne come il latte causano enorme consumo di acqua, disboscamento e inquinamento. Gli animali devono bere e mangiare, occorrono campi di soia che vanno innaffiati. Non si parla di diventare tutti vegani ma di ridurre il consumo di carne e latte in un momento in cui il pianeta è a rischio. - Decrescita felice
Minimalismo se volete. Si tratta di possedere meno cose, meno oggetti, comprare di meno ma essere felici lo stesso. Magari si guadagna poco magari si guadagna molto ma si è infelici, la decrescita felice è il modo per poter coniugare soldi e vita in modo sano. Si può scegliere di vivere con meno soldi seppure felicemente. I freegan cercano di accumulare esperienze, fanno volontariato e dedicano molto tempo agli altri. - Evitare lo spreco
Ovvero consumare solo ciò che serve e diffondere la filosofia che buttare ciò che si può ancora usare, o il cibo, è assurdo e vergognoso.
Come vede la società il dumpster diving?
Per la società è vergognoso frugare nella spazzatura, sono cose che fanno i pensionati poveri, i matti e i disperati. Ma questa è una concezione puramente italiana perché all’estero la situazione viene vista nell’ottico dell’anti spreco.
E’ più vergognoso gettare via il cibo o raccoglierlo dalla spazzatura?
Guarda il servizio su Rai 2 Il Cibo Buttato
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