Prepper “Sopravvivenza”parliamo con un professionista, Daniele Dal Canto

Parlaci un po’ di te

Daniele Dal Canto Sopravvivenza e prepper
Daniele Dal Canto Sopravvivenza, Prepper parliamo con un professionista

Mi chiamo Daniele Dal Canto sono nato a Livorno nel 1971. Di professione insegno teoria e tecniche di sopravvivenza e Prepping dal 1996. Sono istruttore Master Advanced Fisss (Federazione italiana survival sportivo sperimentale), e dal 1999 fino al 2019 ho ricoperto l’incarico di istruttore tecnico presso Green Energy Camp, centro di formazione outdoor in provincia di Firenze. Oltre ai corsi ho anche altri incarichi sempre inerenti alla mia professione: dal 2007 sono consulente per Extrema Ratio knife division di Prato, sempre per il settore survival e Bushcraft, per la progettazione e la realizzazione di coltelli e attrezzi da taglio da utilizzare in ambito Survival, Prepper e Buschcraft. Dal 2010 sono consulente per la SOD Gear (Special Operation Department ), nella realizzazione di attrezzature come zaini, dispositivi di trasporto pericolanti, sempre per l’ambito Survival e Prepping. Nel tempo libero faccio del volontario, nello specifico come operatore SMTS (soccorsi mezzi tecniche speciali) della Croce Rossa Italiana. Come ultima collaborazione, da un anno a questa parte scrivo per Caccia Magazine, dove ho una rubrica mensile; Into the Wild, dove parlo di Survival a 360°.

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Come ti sei approcciato al mondo dei Preppers

Sopravvivenza, Prepper parliamo con un professionista Daniele Dal Canto
Daniele Dal Canto Sopravvivenza, Prepper parliamo con un professionista

Beh, più che un approccio al mondo Prepper direi che ci sono nato con questa “attenzione” al Prepping. In realtà ho cominciato a pre-occuparmi, ovvero ad occuparmene prima già da ragazzo dopo aver visto al cinema il film drammatico The Day After del 1980, film americano che parla di quello che sarebbe accaduto al pianeta dopo una guerra nucleare. All’epoca ignoravo l’esistenza dei Prepper e delle loro metodologie, io mi limitavo soltanto di acquisire informazioni e competenze “dai grandi” sul come comportarsi in caso di blackout, sisma, incedi, alluvioni. E da lì ho cominciato il mio percorso di formazione.

Raccontaci delle tue esperienze e contro quali eventi ti prepari

coltello sabbia
Daniele Dal Canto Sopravvivenza, Prepper

Se eliminiamo l’ultima pandemia globale dove un po’ tutto il pianeta si è trovato a fare Prepping o più nello specifico ad accorgersi di non essere preparati, la mia primissima esperienza l’ho vissuta nel nel 2013, dove per colpa di un tubo rotto della conduttura idrica di Livorno quasi 100,000 persone sono rimaste senz’acqua per diversi giorni. In quella situazione le scorte d’acqua che avevamo in casa hanno fatto la differenza, evitando a me e mia moglie di partecipare al “parapiglia” che ci fu in quei giorni nei supermercati per prendere acqua e cibo. Ci prepariamo, metto il plurale perché questa scelta di vita è condivisa anche dalla mia famiglia, ad essere il più autonomi possibile e da eventuali rischi che si possono verificare nel nostro territorio. Il Covid-19 ha fatto molti più danni del previsto, non soltanto dal punto di vista sanitario, ma anche economico e soprattutto sociale, aggiungendo lo spettro di rivolte e insurrezioni alla nostra analisi dei rischi, che prima era sicuramente in ultima posizione.

So che hai una scuola di prepping come funziona?

Coltelli per la sopravvivienza
Daniele Dal Canto Sopravvivenza, Prepper

Ho una scuola di Survival la Delta2 in società con un mio collega e amico fraterno Daniele Manno anche lui ist Master Advanced Fisss. La Delta2 viene utilizzata soprattutto per organizzare spedizioni e viaggi all’estero, sempre in ambito Survival. Quando ci vengono chiesti organizziamo anche corsi di Prepping, ma quest’ultimi soltanto in Italia.

Parlami dei corsi di prepping, come si svolgono?

I corsi di prepping vengono sviluppati in un weekend, venerdì, sabato e domenica . Durante il corso si alterna lezioni frontali, didattica sul come organizzare strategie, scorte, equipaggiamento e pratica in ambiente . La domenica viene conclusa con un esercitazione di movimento e messa in opera delle loro strategie create durante il corso. A fine anno viene organizzato un weekend dove partecipano tutti i corsisti dell’anno precedente. Per l’occasione gli viene organizzata una maxi simulazione in un centro urbano disabitato. Se andiamo a vedere da vicino cosa vuol dire prepper, si vedrà una grande somiglia su quello che erano i nostri nonni e bisnonni. Persone che vivevano con l’essenziale, riducendo al minimo gli sprechi e i consumi. Interi nuclei familiari autonomi ai quali non mancava niente.

Secondo te chi può diventare prepper e per quali motivi dovrebbe approcciarsi?

Coltelli per la sopravvivienza
Daniele Dal Canto Sopravvivenza, Prepper

Qui tutti possono diventare o approcciarsi al Prepping, cioè al prepararsi ad affrontare, entro certi limiti ovviamente, gli imprevisti, i rischi, le calamita che spesso la vita ci mette davanti

Consigliaci delle letture sulla sopravvivvenza e sul Prepping

Come libri sull’argomento consiglio: Prepping di Maolucci-Salsa. Edito da Hoepli,  Manuale del prepper di F. Castillo disponibile anche su Kindle. Sempre di F. Castillo, Libro di cucina del prepper e del sopravvissuto. Sopravvivere al collasso economico. di Piero Sangiorgio. Guida completa al Survival di Roberto Lorenzani edito da Hoepli.

Photo by Daniele Dal Canto

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