Padre Amorth: “Emanuela Orlandi morì durante un’orgia in Vaticano”

Padre Gabriele Amorth, esorcista molto stimato dal Papa della Santa Sede, ha fatto una affermazione sconvolgente: Emanuela Orlandi sarebbe morta durante un’orgia in Vaticano. Di questo fatto se ne era già ampiamente parlato precedentemente solo che ora, grazie alle affermazioni di Padre Amorth fatte nei giorni scorsi si inizia a fare chiarezza su quello che è realmente accaduto a quella povera ragazzina. Egli ha messo in gioco alcuni testimoni affidabili come l’archivista della Santa Sede, Simeone Duca, che avrebbe fatto cenno della presenza di un “reclutatore” di bambine, un gendarme vaticano, per poter fare questi “festini” pedofili. Tutto questo sarebbe venuto fuori grazie ad una intervista fatta proprio a Padre Amorth dal quotidiano La Stampa.

Egli ha motivo di credere che Emanuela Orlandi, dopo essere stata pesantemente drogata, abbia dovuto partecipare al festino, sia morta e successivamente abbiano occultato il cadavere per evitare scandali. Figura di spicco in tutta questa orrenda vicenda è l’ex rettore di Sant’Apollinare Don Vergari, che è stato indagato in quanto sospettato di aver occultato il cadavere di Emanuela. Non ci sono però prove certe che lo possano inchiodare. Il fratello della Orlandi avrebbe raccontato che le amiche della scuola di musica della sorella non frequentavano la Sant’Apollinare ma venivano mandate a cantare in altre chiese. Questo perchè la direttrice, Suor Dolores, avrebbe avuto una cattiva opinione di Don Vergari.

Tutto questo non è sicuramente una prova di colpevolezza ma di certo gettano un po’ di luce nel mistero dell’omicidio della Orlandi. Ora che il silenzio è rotto ci sono buone probabilità che il mistero si svelato e i colpevoli arrestati.

L’intervista integrale www.lastampa.it

Il 5 Dicembre 2022 sul caso di Emanuela Orlandi, viene reso pubblico l’audio choc dell’ex socio di De Pedis, nella registrazione che risale al 2009, fa nomi e cognomi. Grazie a Alessandro Ambrosini, il fondatore del blog d’inchiesta Notte Criminale se questa registrazione è stata resa pubblica

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Per approfondire la notizia www.ilmessaggero.it

Interessante video di Massimo Polidoro sulla scomparsa di Emanuela Orlandi

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Una risposta

  1. SOLUZIONE DEI CASI ORLANDI E GREGORI
    Ora vi dico dico come andarono le cose.
    Mi limito a formulare la mia ipotesi basandomi sul noto detto di S.Holmes ‘eliminato l’impossibile, tutto ciò che resta, per quanto improbabile, deve essere la verità’ e su tutto quanto ho appreso riguardo questo “affaire”.
    Premetto che se si studiasse meglio la vita di wojtyla si scoprirebbe che era tutt’altro che un santo a) per come ha gestito la liberazione della Polonia dalla dittatura sovietica: era un uomo senza scrupoli ;
    b) per il fatto che si ha notizia di una sua precedente relazione con una donna polacca: era un uomo carnale, niente voto di celibato.
    Il caso in sé potrebbe essere semplice ma menti diaboliche e raffinate hanno sovraimposto complessità e depistaggi tali da non renderlo secondo neppure alla vicenda intricatissima del mostro di Firenze.
    Riferisce marcello neroni, membro del ramo testaccino della banda della Magliana e sodale di renatino de pedis che wojtyła fosse un porcellone: si portava a letto sia Mirella che Emanuela. I “satanisti “ atei di cui era circondato ne ordinarono la sparizione per evitare il peggiore degli scandali immaginabili in vaticano e successivamente ne decretarono la morte sempre con l’aiuto della criminalità organizzata.
    wojtyła fu fatto santo e de pedis fu sepolto in Sant’Apollinare.
    Moltissimo è stato inventato (pista internazionale, pista londinese etc…) ma è nebbia creata ad hoc da menti vaticane in collaborazione con altri poteri (mafia, servizi segreti deviati, logge massoniche etc…)per depistare ed oscurare una verità semplice.
    Sherlock Holmes soleva anche dire che la verità spesso è così semplice che anche se ce l’abbiamo davanti agli occhi non la vediamo.
    ORMAI SI SA TUTTO:BASTA RICOMPORRE I PEZZI DEL MOSAICO SULLA BASE DI INFORMAZIONI DI PUBBLICO DOMINIO O DA ESSE DESUMIBILI IN MODO STRINGENTE.
    Emanuela sicuramente fu torturata da quelli della Magliana (senza escludere la partecipazione di qualche alto prelato sadico e magari massone e satanista). Buona parte del vaticano si impegnò e collaborò con la STASI per dare credito alla c.d. “pista internazionale” che tornava utile anche per celare che il mandante dell’attentato al pontefice giovanni paolo II fosse in realtà agostino casaroli segretario dello stato vaticano (in vaticano la guerra si fa a bande: la banda casarolesca e la banda wojtyła-marcinkus, quest’ultimo aveva sulla coscienza anche l’assassinio del pontefice Albino Luciani) ma che nulla c’entrava con la tragedia di Mirella ed Emanuela e che poi pertanto si è rivelata una pista del tutto infondata.
    Emanuela subì avance da un alto prelato, nulla esclude che fosse giovanni paolo II stesso o qualcuno incaricato di adescarla per lui come accadde anche nel caso di Mirella Gregori tramite una guardia del corpo del pontefice stesso, circostanza avvalorata dalla sorella della vittima. Si tratta di un sex-gate tutto interno al vaticano al più alto livello.
    La famiglia di Emanuela è stata più volte ingannata con imbrogli atroci come il volo in Lussemburgo dove avrebbero dovuto trovare Emanuela viva ma tornarono a casa senza Emanuela e calpestati nella loro dignità e offesi da tanta perfidia. Chiunque non sia senza anima misura senza difficoltà quanto dolore dovette subire una famiglia di buoni cristiani e sudditi del vaticano.
    La morte preceduta da torture e maltrattamenti riservata ad Emanuela ma per fortuna non anche a Mirella, per quanto ad oggi ne sappiamo, faceva parte di un gioco di potere fra fazioni contrapposte nel vaticano, accomunate dal disprezzo per Dio e da una insaziabile sete di potere. Da una parte il pontefice giovanni paolo II che ebbe come girl-toys due povere ingenue minorenni (circostanza avvalorata da un marcello neroni della banda della Magliana/ramo Testaccio come detto sopra) dall’altra i suoi nemici preoccupati da uno scandalo capace, per usare le parole dello stesso fratello di Emanuela, Pietro Orlandi , di fare cadere un mondo che dura da 2000 anni ossia il vaticano e la chiesa cattolica tutta, in cui i peggiori comandano e prosperano (vi manderò agnelli fra i lupi dice Gesù). Nel caso di Emanuela furono disposti a torturarla prima di ucciderla proprio per intimidire il pontefice e mostrare chi sono quelli che veramente contano in vaticano. Mirella e d Emanuela Dopo essere state utilizzate e dopo aver fatto tutto il possibile per depistare furono “svendute” a gruppi di alti prelati che le drogarono e le finirono abusando sessualmente di loro in festini satanici a base di droga e sesso. Questo è stato rivelato dal noto esorcista e nemico di Satana, Padre Amorth. La causa tecnica della morte fu probabilmente per overdose. Non è escluso che ai festini partecipasse anche qualcuno della banda della Magliana.
    La morte di Emanuela fu preceduta da un periodo di prigionia gestito da renatino, come riferisce Sabrina Minardi che fu la sua amante e che fu costretta a collaborare al sequestro e alla detenzione. renatino chiese in cambio la sepoltura in sant’Apollinare che fu prontamente concessa dal cardinale poletti, altro fetentone affiliato come molti altri alti prelati alla Gran Loggia Vaticana.
    I resti di Emanuela probabilmente sono esistiti a lungo o esistono ancora visto che furono oggetto di trattativa fra entità vaticane e il magistrato Capaldi che indagava sul caso Orlandi e che seppe che c’erano e che sarebbero stati fatti ritrovare a condizione che il vaticano fosse totalmente scagionato mediante la costruzione di una verità alternativa Capaldi in quanto magistrato avrebbe anche dovuto liberare sant’Apollinare dai resti di de pedis perché ormai la cosa era divenuta nota e dava scandalo . La trattativa non andò a buon fine. Capaldi fu cacciato. Un altro fece il lavoro a costo zero per il vaticano e ne ebbe ricompense in termini di cariche prestigiose e remunerative.
    Il quadro che emerge è quello di una sequenza di papi con il pelo sullo stomaco alto almeno un metro che sanno la verità ma non la dicono. Nessuno crede più alla santità di giovanni paolo II che era un ipocrita ed un libidinoso assetato di corpi acerbi e disposto a circuire donne troppo giovani per non essere ingenue senza però sconfinare nella pedofilia in senso tecnico, visto che stiamo parlando di giovani donne in età postpuberale. Probabilmente a suo modo wojtyła voleva bene alle sue giovani amanti. Fece 8 accorati appelli in pubblico, visitò la famiglia Orlandi.
    Chi non ebbe pietà alcuna fu invece casaroli noto misogino ed omosessuale (si era infiltrato nel sistema carcerario in qualità di pastore di anime ma in realtà per procurarsi carne giovane maschile). Fu lui il vero mandante dei sequestri e degli omicidi delle due sventurate.
    Tutta questa storia è già e sarà sempre di più una immane catastrofe per la chiesa cattolica e per i cattolici onesti che ancora la rispettano. Non si tratta certo di un caso di cronaca nera qualunque, se qualcuno lo pensa è proprio in errore. La teoria del serial killer singolo è il più ridicolo dei vari depistaggi.
    Questa vicenda costituisce un caso unico nei molti secoli di storia della chiesa cattolica e potrebbe segnare l’inizio della fine di una chiesa che ormai si fa beffe di Gesù Cristo il nostro Salvatore.
    I corpi delle vittime fatti sparire dalla banda della Magliana, renatino de pedis sepolto in sant’Apollinare, giovanni paolo II fatto santo: il più perfetto capovolgimento fra bene e male a cui da sempre aspira il principe delle tenebre.
    Dopo il documentaro di Netflix e la morte di ratzinger il quale (amicone di wojtyla e promotore della sua elevazione a santo) sapeva tutto, dalla A alla Z, di queste vicende, sembra che la chiesa abbia riaperto le indagini, sembra, perché in realtà loro sanno già tutto e quello che vogliono è solo stornare dal vaticano i sospetti, per meglio dire le certezze che facilmente si ottengono se uno passa ai raggi X tutte le informazioni di cui ormai anche noi disponiamo. Infatti, l’unica ricostruzione possibile è quella sopra riportata ma non credo ci sarà mai un pontefice così sinceramente cristiano da far cadere il velo di menzogne su Mirella ed Emanuela, velo che col passare degli anni è diventato quasi del tutto trasparente. Questo è quello che vorrebbero le famiglie delle vittime. Dio voglia che le loro speranze non vadano deluse.
    Non si può neppure escludere allo stato dell’arte che anche un altro ‘cold case’ ossia il caso di Katy Skerl sia connesso, seppure più alla lontana, con quello delle due ragazze scomparse. Il corpo di Katy fu fatto ritrovare ma poi gli assassini, come dire, si pentirono e lo fecero scomparire dalla tomba cosicché neppure di lei oggi si sa dove giacciano i resti. Furono inviati messaggi che alludono ad un legame fra i tre casi, messaggi quasi sicuramente scritti da una persona con una elevata cultura in campo religioso.
    Secondo me alcuni che hanno partecipato o sanno molto dell’annientamento delle prime due hanno annientato Katy. Ma il caso non è ancora chiaro.
    Mi sembra di avere riassunto tutto quello che avevo da dire su queste tragedie. Spero soltanto che non ci sia mai un Giovanni Paolo III. Potrebbe essere l’anticristo in persona.

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