Mabon: origine e tradizione del solstizio autunnale

Conoscete Mabon?

E’ una figura della religione celtica, il Dio gallese della giovinezza, della vegetazione e dei raccolti, era figlio di Modron (ap Modron) e di Mellt.

E’ anche considerato il capodanno celtico.

Cosa sappiamo di questa tradizione?

Lo scopriamo insieme.

L’origine e il significato di Mabon

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Il dio gallese fu rapito dopo tre giorni dalla nascita e visse Annwn finché venne salvato da Culhwch. A causa del suo soggiorno ad Annwn, Mabon rimase giovane per sempre.

E’ associabile ad Apollo a Demetra o a Persefone o al dio irlandese Aengus. Nel cristianesimo si festeggia San Michele Arcangelo.

Nella religione pagane è uno degli otto sabbat che si celebra nell’equinozio d’autunno. E’ associato ai frutti della terra e sottolinea la necessità di dividerli con gli altri per assicurarsi la benedizione del dio e della dea durante i mesi invernali.

Questa festività simboleggia soprattutto il momento di passaggio fra l’estate l’inverno, l’autunno è un tempo in cui si conservano le scorte, si mettono a dimora gli animali.

E’ un tempo di equilibrio fra luce e buio, maschile e femminile, la natura si prepara per il lungo riposo, le foglie cominciano ad ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste in previsione dell’arrivo dei mesi freddi.

Ci si ferma a riflettere, si guarda a ciò che è stato il passato e se ne raccolgono i frutti. Si fanno progetti per l’inverno, si lavora su se stessi e si riflette sugli obiettivi che ci si è prefissati.

Mabon (mitologia). Fu rapito alla madre tre giorni dopo la nascita. Visse poi ad Annwn finché venne salvato da Culhwch. A causa del suo soggiorno ad Annwn, Mabon rimase giovane per sempre. Fonte wikipedia

Simbolismi di Mabon

Il mese di settembre era il periodo in cui si svolgevano i Grandi Misteri di Eleusi, basati sul simbolismo del grano, si faceva il vino, dalla raccolta delle uve alla pigiatura e sino alla sua chiusura nel buio delle botti.

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Castagne e piante secche, frutta secca, zucche e foglie autunnali venivano usate per decorare l’altare e la casa.

Attività e rituali per festeggiare Mabon

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Si comincia dalla mattina presto passeggiando per i boschi in cerca di funghi, mele selvatiche, more, frutti di bosco, foglie autunnali, rami e tutto ciò che può esser adoperato per cucinare o decorare.

Resta inteso che se i funghi non li conoscete li lasciate dove sono.

Di rientro a casa si pulisce e si accendono gli incensi a scelta fra mirra, pino, salvia, ibisco e petali di rose.
Si passa alla decorazione della casa con zucche, pigne, rami, foglie autunnali e composizioni di grano (solitamente si fanno delle bamboline).

Nel pomeriggio si può regalare un cesto di mele o dei dolci agli amici.
Si prepara una cena da condividere con gli amici, la tavola va decorata con tovaglia e tovaglioli di colori autunnali, con candele rosse o marroni, può essere decorata con erbe secche, castagne, noci, more, ghiande, mais, fiori di girasole e foglie autunnali.

Fra le pietanze tradizionali abbiamo: pane, fagioli, patate, zucchine, torta di mele, pannocchie bollite o arrosto. Non devono mancare biscotti di farina di avena, mandorle e vino per ringraziare gli antenati.

Se è possibile si accende un falò all’esterno.

Preparare il sidro e brindare con gli amici.
I resti di pane a fine serata vanno conservati e poi sbriciolati per gli uccellini.

Nei giorni seguenti si possono fare marmellate, mettere spezie ed erbe a seccare, mettere a riposo vino e liquori.

  • Si devono inoltre metter a seccare fichi, uva e mele per l’inverno.
  • Si possono scrivere nero su bianco i progetti e le idee per la stagione in arrivo.

Infine se sono avanzate delle mele si possono fare delle frittelle e importante inoltre dedicarsi ad un giorno di relax con tisane rilassanti, mandala e letture.

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