Torey Hayden libri più famosi, biografia e citazioni

Torey Hayden libri e biografia della terapista infantile

Ho conosciuto i libri di questa psicologa al liceo. Un’amica ne aveva preso uno in biblioteca e dopo averlo letto me ne aveva parlato: trattava l’argomento del mutismo elettivo.
Erano gli inizi degli anni 2000 e frequentavo il socio-psico-pedagogico, pertanto psicologia e pedagogia erano il mio pane quotidiano.

Ne rimasi affascinata: Torey trattava con bambini problematici che sceglievano di non parlare o che manifestavano traumi che li costringevano ad essere violenti.

All’epoca credevo che il mio futuro mi avrebbe condotto a lavorare con bambini problematici o ad aprire uno studio come psicologa ma poi ho iniziato a scrivere.
Tuttavia mi rimane la passione per gli argomenti psicologici e sociologici, quindi ho deciso oggi di parlavi dei libri di Torey Hayden.

Torey Hayden
Torey Hayden

Chi è Torey Hayden?

Victoria Lynn Hayden è nata a Livingston il 21 maggio 1951. E’ una psicologa infantile e docente universitaria statunitense.
Nel 1980 si è trasferita in Galles ed ha sposato uno scozzese due anni dopo. Nel 1985, è nata la loro figlia Sheena. Attualmente è divorziata.
Inizia la sua carriera come insegnante nelle scuole speciali per bambini problematici ha fatto di lei una specialista nell’ambito della psicopatologia infantile.
Dal suo lavoro trae dei libri in cui racconta le storie dei bambini con cui ha avuto a che fare.
Pubblica il suo primo libro, Una bambina, e diviene subito famosa.

Le sue qualifiche:

  • Ausiliaria nell’istruzione speciale (disturbi emotivi);
  • insegnante speciale (disturbi emotivi, disturbi dell’apprendimento);
  • insegnante capo (unità psichiatrica);
  • professore universitario (istruzione speciale);
  • professore (istruzione speciale);
  • coordinatrice di ricerca (unità psichiatrica universitaria);
  • psicologa infantile;
  • consulente nel campo degli abusi ai minori.

I libri di Torey Hayden più celebri:

Ha anche scritto dei romanzi.

bambina legge libro

Cos’è il mutismo elettivo?

Torey si è specializzata in questo campo, oggi chiamato mutismo selettivo.

Si tratta di un disturbo dell’età evolutiva: il bambino mostra rifiuto di parlare con i familiari, con gli estranei, a scuola etc. Non si tratta sempre dello stesso contesto: sceglie di parlare in famiglia ma non a scuola, non con estranei, nè a scuola nè in famiglia e via dicendo.

Le cause sono varie: il bambino può aver subito dei traumi, tende ad isolarsi o è eccessivamente attaccato ai genitori. Solitamente è correlato ad un disturbo dell’ansia.

Il termine “selettivo” indica che il bambino sceglie di esprimersi solo con determinate persone o in contesti in cui si sente sereno. In alcuni casi, quelli per lo più trattati da Torey, sceglie di non esprimersi affatto.

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Torey Hayden libri in italiano

Partiamo dal più famoso: Una bambina. Sheena, 6 anni, finisce in una delle classi speciali di Torey per aver legato a un albero un bambino di 3 anni ed aver tentato di dargli fuoco.
So che è sconvolgente: come può una bambina piccola fare una cosa del genere. Torey deve indagare sulla famiglia e sul passato della bimba e scopre purtroppo cose orribili. Questo libro era inizialmente un diario che poi l’autrice ha scelto di pubblicare.
Torey Hayden e Sheena riescono a legare, la psicologa ha così la possibilità di salvarla.

Passiamo a Figli di nessuno. Qui Torey ha a che fare con una classe di bambini di età diversa, tutti problematici. Boo fu il primo allievo: sette anni, autistico. Lori, vittima di traumi cerebrali come risultato di abusi fisici. Poi Tomaso, dieci anni, che cercava di farsi odiare in tutti i modi. Infine Claudia, la ragazzina dodicenne incinta.

Una bambina e gli spettri è il romanzo più destabilizzante e traumatizzante di Torey.

ATTENZIONE: questa lettura non è consigliata alle persone sensibili.

Jadie ha otto anni ed è affetta da mutismo elettivo. E’ convinta di essere uno spettro. La bambina ha avuto a che fare con abusi sessuali e sette sataniche e Torey ha il compito di salvarla dal baratro.

La Figlia Della Tigre. Sheila è una bambina affetta da mutismo selettivo molto violenta e soggetta a crisi di rabbia. Dopo cinque mesi intensi, Torey riuscì a fare breccia nelle difese di Sheila scoprendo una bambina particolarmente intelligente.
Si rivedono quando Sheila compie 13 anni e lei ricordava molto poco degli straordinari momenti passati assieme alla terapista.

Come in una gabbia di Torey Hayden

Questo è il libro che ha maggiormente colpito i lettori, ne è anche stato tratto un film.
Generalmente Torey ha a che fare con bambini ma stavolta quello che gli si presenta davanti è un caso davvero difficile: Kevin, 16 anni, affetto da mutismo e chiamato Zoo boy.
Kevin non parla, non comunica, si nasconde sotto i tavoli e pone le sedie tutt’intorno come in una gabbia (da qui il nome zoo boy).
Ha paura di tutto: dell’acqua, di cambiarsi i vestiti etc.
Torey mette in gioco tutte le sue risorse per capire cosa ha spinto Kevin a tanto, scoprirà che il ragazzo ha sofferto molto e che la sua strada verso la riabilitazione è molto lunga.
Oggi Kevin si è diplomato, lavora e sta bene. Si è sposato ed ha avuto un bimbo.

Torey Hayden l’ultimo libro: Una bambina perduta

Per molto tempo Torey non ha pubblicato nulla. Ora è uscito un nuovo libro che ho appena terminato: Una bambina perduta.
Jessie è una bambina molto bella e molto intraprendente. Dall’aria innocente, cronicamente bugiarda, è molto intelligente e brava a manipolare tutti. Torey si trova alle prese con un caso molto difficile: una bambina affetta da patologie mentali o che ha subito traumi? Una cosa è certa: Jessie soffre e Torey lo sa. Jessie è affetta da disturbo reattivo dell’attaccamento ed è un caso molto difficile da sbrogliare.

Torey Hayden frasi celebri

Una citazione della psicologa mi ha colpito in modo particolare e mi ha fatto riflettere: “Tutti noi abbiamo dei segreti di cui ci risulta difficile parlare. A volte non siamo consapevoli di tenere questi segreti dentro di noi, perché non li abbiamo mai portati alla luce oppure non ci soffermiamo a pensare su quegli avvenimenti, non nati per essere dei segreti da principio, ma semplicemente il fatto di non averne parlato per molto tempo li ha poi trasformati”.

Chiudo con un’altra riflessione di Torey L. Hayden dal libro “Il gatto meccanico”: ”

A volte si desidera qualcosa a tal punto da fingere che sia vero anche con se stessi, e all’interno della propria realtà si finisce per renderlo vero. Ma ciò non significa che sia reale. Il vero e il reale sono due cose diverse.”

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