Come fare la marmellata in casa con la frutta di stagione

Albicocche, ciliegie, prugne, pesche, fichi, fragole e frutti di bosco sono solo alcuni dei frutti che ci offre la stagione attuale. Una vera e propria esplosione di frutta, bella, dolce e colorata. Se ne trova davvero in abbondanza. Ad alcuni di voi sarà anche capitato di ricevere dal proprio vicino di casa un bel sacchetto di frutta che spesso non si riesce nemmeno a consumare. Per non sprecare la frutta e soprattutto per conservare certi sapori freschi e ricchi per goderne anche durante il resto dell’anno, il modo migliore è quello di fare la marmellata in casa con la frutta di stagione!

Marmellata fatta in casa ecco come fare

Le marmellate fatte in casa sono senza alcun dubbio più genuine perché, a differenza di quelle industriali, senza conservanti o additivi, ci faranno compagnia in ogni occasione, dalla colazione allo spuntino di mezzanotte, per cui evitiamo di perderci in ulteriori chiacchiere e scopriamo insieme quali sono i passaggi per ottenere delle marmellate fatte in casa perfette.

Sterilizzazione dei barattoli

come fare la marmellata
sterilizzazione dei barattoli

Il primo passo, cui bisogna prestare estrema attenzione, consiste nella sterilizzazione dei barattoli in cui andremo a conservare le nostre marmellate. Questo punto è fondamentale per eliminare tutti i batteri presenti nei contenitori e che potrebbero provocarci intossicazioni alimentari. Il metodo più comune per sterilizzare i barattoli prevede la bollitura a bagnomaria in una pentola dai bordi alti, sul cui fondo va riposto un canovaccio atto ad impedire il contatto diretto tra i barattoli e la fiamma; è consigliabile posizionare i vasetti molto vicini tra loro per evitare che possano urtarsi e danneggiarsi una volta raggiunto il bollore. Dopo aver lasciato bollire il tutto per circa un quarto d’ora, non dovremo far altro che tirare fuori i nostri contenitori, svuotarli dell’acqua rimasta e aspettare che si asciughino. Molti utilizzano anche altre tecniche per sterilizzare i vasetti, spesso sfruttando le alte temperature di microonde, forno e persino lavastoviglie, per cui non dovremo far altro che scegliere quella più adatta a noi. Se i barattoli sono l’emblema del riciclo in cucina, non si può dire la stessa cosa dei loro tappi. Questi ultimi, anche se sterilizzati, potrebbero conservare sostanze nocive o batteri pronti ad attaccare le nostre marmellate, per cui è sempre meglio acquistarne di nuovi per evitare danni collaterali. Ovviamente dovremo sterilizzare anche quelli appena acquistati prima di usarli.

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La scelta della frutta

Per fare una marmellata in casa di tutto rispetto, la frutta scelta deve aver raggiunto una certa maturazione, ma non eccessiva. Deve solo risultare abbastanza morbida al tatto, ma in ogni caso piccole imperfezioni o ammaccature non sono da eliminare.

marmellata all'albicocca
marmellata albicocche

Il quantitativo di zucchero

Il secondo ingrediente di una marmellata ad opera d’arte è ovviamente lo zucchero (anche di canna volendo), il cui scopo non è semplicemente quello di rendere più dolce il nostro prodotto, ma anche quello di favorirne la lunga conservazione. Difatti lo zucchero è un ottimo conservante, ed è per questo che solitamente, per ogni kg di frutta, se ne utilizzano dai 500 ai 750 grammi, arrivando fino a un rapporto di 1:1 (1 kg di zucchero per 1 kg di frutta) nei casi più particolari.

Procedimento per fare la marmellata in casa

come fare la marmellata

Dopo aver specificato la scelta e la quantità degli ingredienti, ora passiamo al procedimento per fare la marmellata.

Innanzitutto bisogna pulire e sciacquare la frutta prima di tagliarla, facendo attenzione a non privarla della buccia (tranne nel caso di arance e mandarini); quest’ultima, infatti, contiene molta pectina, un addensante naturale che serve a velocizzare la cottura. Come per la sterilizzazione dei barattoli, anche per la creazione della marmellata abbiamo bisogno di una pentola dai bordi alti, possibilmente d’acciaio. In questa pentola andiamo a inserire i pezzettini di frutta e li lasciamo cuocere per una decina di minuti prima di aggiungere lo zucchero. Ora bisogna armarsi di pazienza e aspettare dai 40 ai 60 minuti il termine della cottura. Durante questo lasso di tempo, più precisamente poco dopo l’inizio del bollore, dobbiamo armarci di schiumarola per togliere la schiuma superficiale, ricca di impurità. Fatto questo, la cosa più importante è continuare a mescolare per evitare che il composto si bruci o si attacchi alla pentola. Chi gradisce un tocco particolare nella propria marmellata, durante gli ultimi minuti può aggiungere un altro ingrediente con cui arricchirne il gusto, come succo di limone, peperoncino, zenzero, vaniglia, cannella e persino aceto balsamico o vino.

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come fare la marmellata di fragole

Il test del piattino

Per capire se la cottura è ultimata si fa il test del piattino. Si lascia un piattino nel congelatore per qualche minuto, dopodiché si prende, ci si versa un mestolino di marmellata sopra e lo si inclina; se il composto scende lentamente creando una patina sul piattino, allora la nostra marmellata è fatta. Nel caso in cui risultasse ancora acquosa sul piattino, basterà aspettare altri 10/15 minuti prima che sia pronta.

Il travaso della frutta

Subito dopo aver spento il fuoco si procede travasando la marmellata bollente nei barattoli, che poi vanno chiusi e capovolti (cioè messi col tappo appoggiato sul tavolo) per generare il sottovuoto.

La pastorizzazione

come fare la marmellata di fichi

L’ultimo passaggio è la pastorizzazione, che serve ad evitare la formazione di muffe e batteri. Questa ha un procedimento simile alla sterilizzazione di cui abbiamo parlato prima, con l’unica differenza che ora i barattoli pieni di marmellata devono essere coperti da 5 centimetri d’acqua. Per completare la pastorizzazione serve lasciar bollire l’acqua per almeno 20/30 minuti nel caso di vasetti da 250 ml, oppure per 40/45 minuti nel caso di vasetti più capienti. Terminata anche quest’ultima parte, non dobbiamo far altro che prendere i nostri barattoli di marmellata ed accertarci siano sottovuoto guadando la forma del tappo, che dovrebbe sembrare quasi risucchiato verso l’interno e quindi concavo al centro. Una marmellata creata in casa con la frutta di stagione con queste indicazioni può durare nella vostra dispensa quasi un anno o anche di più, anche se una volta aperta deve essere finita entro 7/10 giorni…ma son sicura che questo non sarà un problema, visto che dopo il primo assaggio non riuscirete più a fermarvi!

Fonte Immagini: Depositphotos

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