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ToggleIl cardo mariano ha numerosi benefici, abbiamo già introdotto l’argomento, ma oggi ci concentriamo in particolare sul fegato.
Ricordo che tempo fa una parente aveva avuto un problema al fegato e fui proprio io a consigliarle le compresse di cardo mariano.
Attenzione: non significa che il cardo mariano sia una terapia ma sicuramente è un supporto valido, per qualsiasi problema chiedere sempre ad un medico specialista.
Dunque vediamo come può questa pianta aiutare il nostro fegato.
Il cardo mariano è un valido aiuto per il fegato?
Questo carciofo selvatico è molto consigliato sotto forma di tisana depurativa per aiutare la ghiandola epatica.
Abbiamo attestazione del fatto che Plinio il Vecchio nel suo Naturalis Historia, ne consigliava il succo per favorire la digestione ed il flusso della bile.
Quando parliamo di depurazione ci chiediamo: ma in che senso? Cosa fa?
Per esempio: il fegato può essere sottoposto a stress a causa di farmaci e di alcolici ma anche nel caso del fumo, in questo senso il cardo mariano aiuta il fegato a liberarsi delle scorie.
Occorre controllare tutti i segnali che il corpo ci invia:
- avete nausea?
- mal di testa?
- Di che colore è la lingua?
- Di che colore è la sclera degli occhi?
- problemi alla vista?
Steatosi epatica e cardo mariano
La steatosi epatica è la condizione meglio nota come fegato grasso. Normalmente il fegato contiene grasso ma se ne accumula troppo è un problema.
Quali sono le cause?
- Alimentazione troppo calorica
- obesità
- diabete
- abuso di alcol
- rapida perdita di peso
Cosa succede in caso di fegato grasso?
Il fegato s’infiamma, molto spesso il problema è proprio l’alcol e si parla di steatoepatite alcolica; se invece la persona è astemia si parla di steatoepatite non alcolica (NASH).
Il fegato infiammato diventa duro, fibroso e può sviluppare cirrosi e quindi andare verso l’insufficienza epatica.
Come facciamo a sapere che il fegato è grasso?
Non ci sono particolari sintomi, piuttosto dei segnali che riportiamo sotto, ma se si fa abuso di alcolici o se si è soggetti a rischio vanno fatti esami specifici (esami del sangue, ecografia, TAC o Risonanza Magnetica).
Occorre stare attenti a:
- variazioni di peso brusche
- debolezza
- confusione
- affaticamento
Cosa si può fare in caso di steatosi epatica?
In primis rivolgersi ad un esperto.
Secondo seguire una dieta equilibrata con la giusta assunzione di calorie. Tenere sotto controllo peso, colesterolo e diabete eventuale è la base.
Controllare l’assunzione dei farmaci, sono tutti necessari?
Non bere e non fumare.
Fare un’adeguata attività motoria.
Assumere rimedi naturali che aiutino il fegato a depurarsi: tarassaco, bardana, cardo mariano, cicoria e via dicendo.
Il cardo mariano è appunto il top perché contiene silimarina ma anche flavonoidi, oli polinsaturi, quercetina e lapigenina, questi principi attivi aiutano la rigenerazione delle cellule del fegato.
La silmarina è la protagonista: riesce a impedire alle tossine di intaccare la salute epatica, inoltre stimola la rigenerazione cellulare.
Come e quando assumere il cardo mariano per aiutare il fegato?
Mettiamo che siate un soggetto a rischio:
- dialogate con un esperto e fatevi visitare
- sottoponetevi agli esami
- equilibrate il vostro stile di vita
- chiedete all’esperto qual è il modo migliore per voi di assumere il cardo mariano
Ma se non siete un soggetto a rischio?
Mettiamo che abbiate esagerato durante le feste: drink, cibi grassi e dolci.
Terminati i bagordi recatevi in erboristeria e acquistate le capsule di cardo mariano, oppure un estratto.
Se in linea di massima conducete una vita sana ma siete soggetti a colesterolo alto e stress potete decidere di assumere un rimedio a base di cardo mariano durante i cambi di stagione per aiutare il fegato a rinnovarsi.
Detto questo ci sono due cose che vanno sottolineate:
- mai sottovalutare le tossine: le respiriamo, le beviamo, le ingeriamo e le produciamo
- chiedere sempre il parere di un esperto, mai affidarsi totalmente a rimedi omeopatici ed erboristici che sono solo sostegni di terapie mediche