L’amianto è stato impiegato per molti anni in edilizia, e commercializzato come materiale per la coibentazione per la realizzazione di coperture, in una miscela di cemento nota col nome commerciale di Eternit.

Purtroppo però, col tempo si è reso evidente che questo materiale è altamente cancerogeno a causa delle fibre che si disperdono in aria in seguito alla polverizzazione della matrice cementizia.

L’eternit infatti a lungo andare si degrada, liberando le fibre di amianto nell’aria. La bonifica dell’amianto, purtroppo procede a rilento, sia per cause precauzionali che per i costi, spesso molto elevati.

È importante sottolineare che ci si deve affidare ad aziende qualificate come la MBA Ambiente Milano, evitare assolutamente il fai da te.

La città di Milano è particolarmente sensibile al problema perché durante la sua rapidissima espansione a partire dagli anni ’50, moltissimi edifici civili e industriali sono stati costruiti includendo amianto sia per le coperture che per le canne fumarie. La bonifica continua a tutt’oggi.

Vediamo di capire a che punto ci troviamo attualmente.

Bonifica Amianto
Bonifica Amianto

Situazione dell’amianto a Milano

Milano a causa della sua rapida espansione negli anni del boom economico ha purtroppo avuto una fortissima concentrazione di amianto, sia in edilizia che in manufatti.

Purtroppo la situazione generale non è rosea, a causa del lungo tempo di esposizione da amianto per i cittadini.

Per il 2019 uno studio ha già proiettato un picco di lombardi che si ammaleranno di mesotelioma, che è il tumore causato dall’amianto.

Si parla di 450 nuovi casi attesi per l’anno prossimo che vanno ad aggiungersi a dati già molto pesanti (Fonte: ilgiorno.it).

Purtroppo questa malattia ha un tempo di incubazione di 40-50 anni ed è difficile da diagnosticare nelle sue prime fasi ed in molti casi non si manifesta perché il malato muore per altre cause.

Dall’apertura del Registro per i Mesotieliomi della Lombardia sono stati stimati più di 11.000 malati.

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Lo studio si rende necessario non solo per un discorso epidemiologico sull’incidenza della malattia, ma per guidare la bonifica, cercando di capire dove e quando si sono ammalate le persone.

Il problema dell’amianto, è che spesso, anzi spessissimo non si vede, perché la pericolosità viene sottovalutata e non vengono avviate le bonifiche per questioni di costi. Oppure peggio ancora perché la malattia è stata causata dal crisolito brasiliano, una sorta di amianto ritenuta da molti e a torto non pericolosa.

Bonifica Amianto
Bonifica Amianto

Cosa fa il comune per l’amianto

Il comune di Milano, oltre agli altri dell’hinterland hanno da tempo avviato un censimento per mappare tutti i siti in cui è stata registrata presenza di amianto.

Purtroppo la segnalazione non riesce a coprire tutta la casistica dei manufatti contaminanti in amianto, perché le segnalazioni e la manutenzione è a carico del proprietario.

A carico della ATS sono invece la vigilanza e il controllo. Quindi il numero di segnalazioni è ancora basso, se confrontato con le stime teoriche.

I dati ARPA, aggiornati in base a quanto risultato dal censimento 2012 sull’amianto, parlano di poco più del 27.3% delle coperture in amianto rimosse, stima fatta i base ai risultati di elaborazioni di indagini fotografiche.

I dati sull’eliminazione dei detriti da crollo, per esempio e sui manufatti poco estesi come fioriere e canne fumarie sono meno leggibili, perché è difficile capire quanto incisive possano essere le bonifiche.

Sono comunque attesi i fondi necessari per introdurre agevolazioni per chi deve effettuare la bonifica e campagne di sensibilizzazione per limitare l’esposizione della popolazione a manufatti che hanno ormai almeno quasi 30 anni, visto che l’amianto è illegale dal 1992 e che stanno progressivamente deteriorandosi.

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